Gestione del verde, Ciro Asproso: “Cicero ha deciso di vestire i panni dell’agricoltore”

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Come dice il consigliere Berengoscrive in una interrogazione comunale Ciro Asproso – in questa Giunta c’è gente che “batte la fiacca”, poi ce n’è uno che si crede Superman e agisce come fosse il padrone del vapore, in mezzo ci sta il Sindaco che sembra un pugile alle corde.

L’ultimo caso è quello dei 20 Olmi piantati sull’argine del Retrone e poi parzialmente rimossi a causa delle rimostranze del Genio Civile. Da mesi l’assessore Cicero ha deciso di vestire i panni dell’agricoltore, taglia piante secolari a Parco Querini, elimina alberi d’alto fusto lungo le vie principali, poi rassoda il terreno per piantarne di nuovi, ma quale sia il criterio di tanta vitalità francamente non è dato saperlo.

La domanda più ovvia che mi sento di fare è: quanto ci è costato (intendo alle casse del Comune) questo gioco del “cava e metti” in Viale X Martiri?

Ma poiché il “Verde” riveste un ruolo fondamentale nell’ecosistema cittadino e la piantumazione di alberi, siepi e vegetazione varia, ha effetti positivi nel contenere il surriscaldamento globale, vorrei anche sapere:

Che fine ha fatto il “Piano regolatore del verde”?
Chi, in Comune, ha la responsabilità di stabilire il programma di sostituzione, manutenzione e cura del patrimonio arboreo?
Quante risorse, economiche e di personale, vengono destinate ogni anno al settore del verde urbano?
In molte città è in corso un programma di riforestazione urbana, di concerto con finanziatori privati, perché a Vicenza nessuno se ne occupa?