“Quando si tratta di passare dalle chiacchiere ai fatti, di prendere precisi impegni di chiarezza, trasparenza e tutela della salute dei cittadini, la vecchia politica è tutta uguale: basta che girino soldi e tutti sono accordo. Solo noi del Movimento 5 Stelle ci siamo chiesti perché a Venezia e per chissà quanti chilometri intorno, si dovrebbero respirare i fumi dello smaltimento di rifiuti provenienti da ogni parte d’Italia”. Sono le parole contenute in una nota della Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Erika Baldin che spiega: “Altro che autonomia: l’inceneritore che si vuol costruire sarà un mostro enorme che non serve per il nostro fabbisogno, ma evidentemente sarà una pattumiera conto terzi. Solo noi abbiamo chiesto di eseguire e rendere pubbliche verifiche su fumi, odori, inquinamento del terreno per un impianto che tratterà anche i Pfas, che già hanno avvelenato tre nostre province. Solo noi abbiamo riportato le valutazioni di tecnici, i quali affermano dicono che il termovalorizzatore è un concetto di impianto vecchio di mezzo secolo. Basta bruciare i rifiuti! In tutto il mondo, ormai si pensa a massimizzare il riciclo. Tutto questo lo dicevamo in una mozione presentata ieri in Consiglio regionale, a mia firma: non ci aspettavamo certo che venisse accolta da una maggioranza che pensa solo a farsi vanto di megaimpianti, ma non volevamo credere alle nostre orecchie davanti alle motivazioni addotte dal PD che a parole si erge a difensore del green e dice ‘Quel che serve è una campagna di informazione per spiegare ai cittadini la necessità del progetto. Capito bene? Non spiegare che cosa si rischia, ma convincere che va bene così. I Veneti sappiano chi vuole tutelare veramente ambiente e salute da progetti di incenerimento fuori dal tempo. Noi su ambiente, salute, trasparenza non cediamo di un millimetro”.
L’articolo Gestione rifiuti, Baldin (M5S): “Inceneritore di Fusina: destra e sinistra, tutti uguali nel voltare le spalle ai cittadini” proviene da Parlaveneto.
