Giacomo Possamai: “25 aprile festa che deve unire, tutti facciano la loro parte senza provocazioni”

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Giacomo Possamai
Giacomo Possamai

“Vicenza è una città democratica, che ha nel 25 aprile uno dei momenti più gloriosi della propria storia. Non per caso vanta una medaglia d’oro per i fatti della Resistenza. La festa della Liberazione dalla barbarie e dalla violenza del nazifascismo, che lasciò l’Italia in rovina, deve appunto essere questo: una festa, una festa che unisce. Il cui significato non appartiene a una sola parte, né deve essere rigettato dall’altra. In queste ore però respiriamo un clima nervoso, avvelenato da iniziative inaccettabili. Per questo auspico che tutti evitino provocazioni, e non le raccolgano”. È il commento di Giacomo Possamai, candidato sindaco di Vicenza, a due giorni dal 25 aprile.
“Credo che nel 2023 tutti dovremmo aver maturato una sufficiente coscienza della storia italiana e della centralità dei valori democratici. Il sacrificio di tanti vicentini per la Liberazione, cioè per quella società plurale e aperta i cui frutti tutti oggi godiamo, deve essere guida e monito per tutti. E rendere questa giornata un momento di riflessione e impegno civile, festa, socialità, canti e sorrisi. La scelta del Mis, una formazione nostalgica di dichiarata matrice post-fascista, di inaugurare la propria sede in città proprio il 25 aprile rappresenta una chiara e pericolosa provocazione”.
“Per questo – conclude Possamai – faccio un appello a tutti i vicentini di buona volontà e sinceramente democratici, di ogni orientamento: nessuno cada in questa e altre possibili provocazioni. È un appello che rivolgo anche al Sindaco Rucco, come massima istituzione cittadina: facciamo in modo che nessuno sporchi una giornata che deve essere, come è sempre stata a Vicenza, una giornata di pace e festa”.

Giacomo Possamai, candidato sindaco di Vicenza


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