Oggi Il Giornale di Vicenza ha colloquiato con Luciano Colombini, consigliere esecutivo con delega per i rapporti con i clienti corporate del gruppo Finint del gruppo Marchi, in cui Paolo Possamai, padre di Giacomo, attuale sindaco di Vicenza, ricopre un ruolo apicale, sull’apertura da parte di Banca Finint di una sede a Vicenza con particolare attenzione alle esigenze delle imprese.
Con riferimento all’acquisto dei giornali del nordest di Gedi (gruppo Repubblica) da parte dell’operazione Finint di NEM, di cui Paolo Possamai è membro del Cda e, a livello operativo direttore editoriale dei quotidiani, la collega del GdV Roberta Bassan a fine intervista, chiede al manager “Lo sbarco a Vicenza di Finint, nel presidio del Nord Est, può avere un significato al di là della finanza, visto che siete presenti anche come editori?“.
E Luciano Colombini risponde: “Qui parliamo di business e assistenza al mondo imprenditoriale, niente a che vedere con altre iniziative dove il gruppo è coinvolto“.
La risposta tecnicamente inappuntabile non elude, però, i quesiti su comunque possibili conflitti di interessi tra Giacomo Possamai, sindaco della città, e il gruppo di cui il padre è esponente di rilievo e che, oltre a controllare una consistente fetta dell’informazione del nordest (tra i soci di Nem c’è anche Videomedia, alias Tva, di proprietà di Confindustria Vicenza, a cui tramite Athesis, fa riferimento anche Il Giornale di Vicenza) ora inizia ad operare, “allunga il passo sul territorio” scrive Bressan, con le aziende vicentine tramite l’ufficio in Monte di Pietà, dove già è attiva Finint Private Bank.
La vicenda, oggi raccontata dal quotidiano confindustriale e che vede coinvolti direttamente o indirettamente Colombini (manager bancario da tempo di stanza a Vicenza ma di origini liguri, classe 1955, con un passato anche in Banca Popolare di Vicenza, da cui uscì sbattendo la porta in faccia a Gianni Zonin, e Unipol Banca) e Giacomo Possamai, sindaco PD di Vicenza, riporta alla memoria il 31 dicembre del 2005.
Quel giorno, con vicende giudiziarie a carico dei Berlusconi che poi durarono anni, il quotidiano Il Giornale pubblicò la trascrizione di una conversazione telefonica tra Piero Fassino e Giovanni Consorte, in cui l’allora segretario dei DS (progenitore dell’attuale PD) chiedeva all’amministratore delegato del tempo di Unipol: “Ma abbiamo una banca?” con riferimento ai tentativi di acquisizione da parte di Unipol della Banca Nazionale del Lavoro…
Il tentativo fallì e Fassino non ebbe la banca.
Oggi, invece, Finint ha allungato “il passo sul territorio” in cui Paolo e Giacomo Possamai già contano, eccome…