«Il Decreto Dignità ha stabilito che, entro pochi mesi, il Governo dovrà intervenire a livello nazionale per il riordino unitario del settore, eppure la Regione Veneto si appresta a varare una normativa restrittiva dell?offerta di gioco lecito distribuito tramite congegni ponendosi – nonostante gli scarsi risultati raggiunti- sulla stessa scia di provvedimenti simili di altri enti locali che hanno deciso di combattere il gioco patologico con strumenti inefficaci quali il distanziometro». Michele Cattaruzza, Consigliere del Veneto dell?associazione Astro, commenta – in questa nota stampa – le dichiarazioni dell?assessore regionale Manuela Lanzarin, prima proponente del DDL licenziato dalla giunta regionale e inviato, in questi giorni, al Consiglio regionale per la sua approvazione definitiva.
«Misure come il distanziometro e i limiti orari – continua Cattaruzza – oltre ad essere inefficaci sul fronte della lotta al gap, sono controproducenti e dannose. In tutti i territori che hanno limitato il gioco si è assistito al riemergere del circuito illegale e, cosa peggiore, allo smantellamento delle aziende di gioco che presidiano il territorio e creano occupazione. Come Associazione siamo pronti a mettere a disposizione le nostre esperienze e competenze e chiediamo un confronto con l?Amministrazione regionale per cercare insieme delle soluzioni che sia efficaci nella lotta al gioco patologico e capaci di tenere in considerazione i vari interessi in gioco, trovando un punto di equilibrio».