Giorgio Conte candidato FdI per 2023? Coordinatore provinciale Ierardi: “Gossip, Rucco candidato sindaco di Vicenza per FdI”. Parte la caccia al cui prodest?

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Centrodestra Francesco Rucco e Giorgio Conte comunali vicenza certifica
Francesco Rucco e Giorgio Conte

Il quotidiano locale oggi ha titolato sulla possibile candidatura di Giorgio Conte, ex An e ora in FdI, a sindaco di Vicenza a maggio 2023 titolando “Il piano di FdI per le Comunali Prende quota il nome di Conte“, scrivendo nel sommario “Una parte del partito sta spingendo affinché l’ex parlamentare di An possa diventare il candidato sindaco del centrodestra nel 2023 proponendolo in sostituzione di Rucco” e “smussando” l’ìindiscrezione (supposizione?) nell’occhiello: “Il diretto interessato smentisce ma più di qualcuno ha iniziato riservatamente a bussare alla sua porta“. 

In politica, specchio fedele della vita, è possibile tutto e il contrario di tutto, per cui potrebbero risultare “tattiche” le smentite riportate dal GdV e già raccolte personalmente, ma in, rispettata, confidenza dal nostro Gianni Poggi dal diretto interessato in occasione della presentazione del Piano per la Mobilità elettrica e per la elettrificazione del territorio predisposto da Agsm Aim Smart solutions, di cui l’ingegnere e politico vicentino, ex vice di Hūllweck, è diventato presidente di certo con la “benedizione” dell’attuale sindaco, che con quello di Verona, gestisce politicamente la governance del gruppo veronese-vicentino.

Mattia Ierardi e Francesco Rucco
Mattia Ierardi e Francesco Rucco

Ma le smentite dell’interessato si aggiungono a quelle che di cui ci ha reso partecipi al telefono il Coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Mattia Ierardi, che è anche in Giunta come assessore non proprio leggerino alla “protezione civile, agricoltura, infrastrutture, verde pubblico e arredo urbano”.

Francesco Rucco è il nostro unico candidato e le battute che girano rimangono tali” ci dice il Coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia che definisce le ipotesi “un gossip tutto  cittadino” su inesistenti “divisioni all’interno del partito di Giorgia Meloni in vista dell’appuntamento 2023 in città“.

Ierardi, nel confermare, comunque e ovviamente, le qualità professionali e politiche di Giorgio Conte, nega con forza che ci siano “in agenda ricerche di candidati alternativi o contrapposti anche se Francesco Rucco, come d’altronde i candidati di aree di opposizione, non ha sciolto la riserva”, anche perché, aggiungiamo noi, voleva attendere l’esito delle elezioni politiche e, poi, nel nuovo quadro nazionale, essere certo della volontà dei partiti di elaborare un programma comune con la sua lista civica.

Su queste basi il Coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia derubrica, quindi, a chiacchiere, “magari alimentate da chi cerca una visibilità ad oggi perduta“, quanto oggi riportato da parte della stampa, ma comunque dannose per l’attuale coalizione ricordando quanto avvenuto a Verona dove le divisioni del centrodestra, lì diventate reali e non solo ipotizzate, hanno fatto vincere il candidato di centrosinistra.

Ovvio, poi, aggiunge Mattia Ierardi, che “se Rucco decidesse di non presentarsi, il centrodestra dovrebbe definire una candidatura capace di mettere d’accordo tutti“, ipotesi non facile da percorrere, viste anche le attuali vicende nazionali, per cui, “oggi il candidato naturale è e resta Rucco, tutto il resto è solo una fake news forse promossa da chi, dentro o fuori dalla coalizione, vuole dividere invece che unire a vantaggio di una discutibile visibilità personale“.

Trasformare qualche battuta nonostante le smentite di Giorgio Conte, in divisioni interne è puro azzardo” conclude Ierardi, prima di lasciarci per una riunione, e “sarebbe una follia, al momento, rimettere in discussione la svolta iniziata nel 2018 con l’elezione di Francesco Rucco, che nei suoi  cinque anni di mandato ha gestito con la sua Giunta il Covid e il rilancio della città con progetti, opere e servizi che i cittadini aspettavano da anni. Farlo sarebbe un clamoroso autogol per tutti“.

Autogol, che, però, non disdegnerebbe qualcuno, tra alcuni politici e alcuni interessi a loro vicini, magari desiderosi di prendere il posto di quelli che con la loro condotta hanno depauperato Vicenza o, peggio, di restaurarne il potere dopo un accurato o forsanche approssimativo maquillage.

Di certo oggi si apre la caccia al “cui prodest” la notizia o il “pettegolezzo”.

Chiunque ne fosse il beneficiario, nel caso non fossero sincere le smentite di Conte o di chicchessia, starebbe iniziando a mettere in scena anche a Vicenza lo spettacolo di caccia a visibilità e a poltrone, senza attenzione ai programmi, che oggi anima, umilia?, i palazzi romani.