Coviello condannato su querela di Zonin e Zigliotto, gli imputati BPVi: il silenzio della stampa e il sostegno di tanti lettori e gruppi

647
Coviello e Zonin
Coviello e Zonin

Che un giornalista venga condannato a 8 mesi di carcere (per inciso dal giudice Matteo Mantovani ma questo non sarebbe fondamentale) per aver riportato dei virgolettati di un’indagine, nell’ambito di quella sul crac della BPVi, della Guardia di Finanza su quadri, avori e collezioni di monete d’oro della Fondazione Roi ritenuti all’epoca “scomparsi” per mano di Gianni Zonin e Giuseppe Zigliotto, dovrebbe già essere una notizia.

E magari innescare la solidarietà o la reprimenda dei colleghi giornalisti. Invece a Vicenza e in Veneto silenzio assoluto, omertoso o imbarazzato?, su Giovanni Coviello, il reprobo che, comunque, ha già annunciato opposizione alla decisione del giudice oltre ad altre azioni in studio.

Sono tanti, invece, oltre alle dichiarazioni ufficiali di partiti da destra a sinistra (brillano per l’assenza quelli di sistema incluso il… M5S), di alcuni sindacati (ad oggi non quelli confederali) e movimenti vari, i messaggi pubblicati sabato e domenica su Facebook per il direttore di VicenzaPiù.

Ecco un rapido cenno ad alcuni di questi.

Stupore immediato di Mario Busato “Pazzesco! Robe da non credere”, Massimo Zoso “Che presa per il culo. Forza Coviello!”, Michelina Lovato “pazzesco! Forza Giovanni”, Teresa La Neve, la figlia di uno dei morti per il lavoro della Marlane Marzotto: “Incredibile e surreale questa sentenza. Forza Coviello!”,

Poi le riflessioni dell’associazione Risparmiatori Informati Uniti: “Non va bene. Un giornalista non può essere imbavagliato in uno stato di diritto”, di Patrizio Miatello (Ezzelino III da Onara): “Ironia della sorte chi avrebbe dovuto pagare farà pagare a un giornalista. Qualcosa non torna”, l’avv. Federico Viero: “Questa è l’Italia. E nel contempo certa gente gira libera e indisturbata dopo aver affossato migliaia di risparmiatori“, Alfredo Belluco (Confedercontribuenti Veneto e nazionale): “Piena solidarietà e vicinanza ad un giornalista con la schiena dritta“, Milena Zaggia (per il ferrarese Movimento Risparmiatori Traditi): “Solidarietà totale, è stato uno dei giornalisti più vicini ai risparmiatori e ai leader delle associazioni, nessuno escluso“, Enrico delle Femmine: (Potere al Popolo ed ex notissimo dirigente scolastico di Vicenza): “Quanto scommettiamo che nessuno pagherà, invece, per i soldi perduti, per i suicidi, per le disperazioni di tanti e tanti? C’è un sistema di corruzione e di omertà che tiene tutto“, con la conclusione di Marco Marchetti: “potenza della massoneria…“.

Poi gli incoraggiamenti dell’avv. Marco Bortolan: “Forza Gianni è solo una battaglia persa, l’importante è vincere la guerra!”, Anna Picariello (compagna di classe al liceo di Coviello): “Gianni, io sono con chi non si fa imbavagliare, vedrai che la libertà di espressione e di comunicare il vero vincerà, contro chi vorrebbe farti passare per delinquente!“.

Quindi ecco gli attestati di stima da Irma Lovato: “Un abbraccio con stima e gratitudine per il suo lavoro! Sia fiero del fatto che Zonin legga il suo giornale libero e ben informato: non lo sta forse culturalmente elevando? E le pare poco?

E quelli di Andrea Lucangeli: “Caro Direttore, desidero esprimerTi pubblicamente la mia vicinanza per questa vicenda che ha davvero del surreale! Apprezzo profondamente la Tua libertà intellettuale ed il Tuo coraggio professionale. Purtroppo in una città “paludata” e “paludosa” Tu dai molto fastidio…. Meglio, molto meglio, certi giornalisti “addomesticati” che prima di dare una notizia NON pensano ai lettori MA pensano “Tengo famiglia”…“.

E poi Fabio Munaretto, Ruggero Bombardini, Moreno Rodighiero, Davide Brunello

Una curiosità?

Nessuno che approvi la sentenza, nessuno che si “converta” a Zonin…