L’Italia è fra i Paesi con il maggior numero di segnalazioni per minacce ai giornalisti, nel 2018, alla pari con la Russia, al primo posto nell’Ue. Dodici i casi segnalati negli ultimi mesi dalla piattaforma di organizzazioni internazionali che partecipano al progetto per la protezione degli operatori dell’informazione del Consiglio d’Europa.
Tutto ciò in un clima che il Rapporto intitolato “Democrazia a rischio: minacce e attacchi contro la libertà dei media in Europa” definisce ostile alla libera stampa. “La violenza contro i giornalisti è particolarmente preoccupante”, si legge nella sezione dedicata all’Italia. Mafia e organizzazioni criminali vengono citate tra le maggiori minacce, insieme ai gruppi neofascisti.
Il Consiglio d’Europa (organizzazione distinta dall’Unione europea) ha sottolineato che il deterioramento delle condizioni di lavoro e di vita dei giornalisti s’è verificato in concomitanza con l’arrivo al governo di Salvini e Di Maio, che “regolarmente hanno espresso attraverso i social media”, “una retorica ostile contro gli giornali e tv”.
“Libertà di informazione e democrazia sono elementi inscindibili”, ha detto, a proposito del rapporto, Mattarella, ricevendo i vertici dell’Fnsi.