Tutela, valorizzare, promuovere. Queste le parole più utilizzate oggi, sabato 5 giugno, durante il tour virtuale dei siti veneti Patrimonio dell’Umanità. Un evento realizzato nell’ambito dei festeggiamenti della “Giornata del Socio” dedicata agli oltre 60 mila volontari tesserati con le 550 Pro Loco del Veneto.
Una manifestazione collettiva che ha visto protagonisti tutti i Comitati provinciali del Veneto, ognuno collegato da uno dei siti Unesco della Regione. La speciale staffetta online è partita dalla provincia di Treviso, a San Pietro di Feletto, nel cuore delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, ultimo sito italiano ad ottenere il riconoscimento dell’Unesco.
“Con questa giornata vogliamo ringraziare tutti i nostri 60 mila soci veneti, che sono pronti a ripartire con tante attività – ha sottolineato in apertura Giovanni Follador, presidente UNPLI Veneto – ed è una grande soddisfazione farlo dalle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, territorio divenuto Patrimonio Unesco nel 2019. Per questo abbiamo voluto consegnare la nostra tessera di socio a Giuliano Vantaggi, Site Manager dell’Associazione che tutela quest’area”.
“È significativo – ha sottolineato Giuliano Vantaggi, nel ringraziare i soci UNPLI – che oggi ci troviamo alla Pieve di San Pietro di Feletto, un luogo che ben rappresenta tutto il lavoro fatto per questo territorio che sempre più è meta di un turismo responsabile ed attento, la cui parola chiave è sostenibilità”.
Collegato in diretta anche Antonino La Spina, presidente nazionale UNPLI e l’Assessore regionale al Turismo e all’Agricoltura, Federico Caner, che ha voluto ringraziare i tanti volontari delle Pro Loco “Per il fondamentale lavoro che fanno sul territorio. Un territorio che finalmente sta tornando a vivere un ritorno turistico importante, a cominciare dai siti Unesco Patrimonio dell’Umanità”.
La linea è quindi andata a Padova dove il collegamento si aperto con la consegna della tessera all’interno della bellissima Cappella degli Scrovegni da parte di Fernando Tomasello, Presidente UNPLI Padova ad Andrea Colasio, Assessore cultura e musei, edilizia monumentale, turismo del Comune di Padova, al quale è spettato il compito di raccontare il grande patrimonio artistico rappresentato dagli “Affreschi del XIV secolo di Padova” conservati in luoghi simbolo della città, come la Cappella degli Scrovegni, la Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo agli Eremitani e il Palazzo della Ragione. “Un tesoro tutto da scoprire ed inserito nella Tentative List dell’Unesco che, si auspica, possa essere proclamato ufficialmente Patrimonio dell’Umanità entro il prossimo mese di luglio”.
Per Belluno sono state le splendide Dolomiti a rappresentare la Provincia. Alla presenza di Davide Praloran, Presidente UNPLI Belluno e di Tatiana Pais Becher, Sindaco di Auronzo di Cadore, è stato Federico D’Incà, Ministro per i Rapporti con il Parlamento, a ricevere la tessera di Socio Unpli “Una tessera che ricevo con piacere – ha commentato il Ministro D’Incà – e grazie alla quale colgo l’occasione per ringraziare tutti i volontari del nostro Paese. Oggi siamo al cospetto di in luogo splendido che ci ricorda l’importanza di mantenere e tutelare queste location. Le parole chiave devono essere promozione, sostenibilità e cultura. Ai volontari chiedo quindi di essere portavoce e promotori di un ritorno a questi luoghi, per scoprire la grande biodiversità della nostra montagna e di tutta la nostra regione”.
La città di Vicenza e le ville palladiane del Veneto, ha scelto invece una delle ville simbolo del Palladio: Villa Caldogno. Presente alla diretta Maurizio Carlesso, Presidente Unpli Vicenza, che ha consegnato la tessera del socio a: Nicola Ferronato, Sindaco di Caldogno, Monica Frigo, Vicesindaco e Assessore alla Cultura di Caldogno, e Leonardo De Marzo, Delegato al turismo della Provincia di Vicenza. Proprio De Marzo ha voluto evidenziare come “Abbiamo la fortuna di vivere in un territorio ricco di cultura e storia, per cui i volontari Pro Loco si spendono in prima persona con grande impegno per promuoverlo e valorizzarlo. L’auspicio che faccio a tutti noi è di continuare a regalare emozioni”.
La parola è quindi andata alla Riserva biosfera Delta del Po (Programma MAB -UNESCO) di Rovigo, doveAntonella Ferro, Presidente Consorzio Pro Loco Delta Del Po, e Gianni Ghisellini, Presidente Unpli Rovigo, alla presenza di Maura Veronese, Sindaco Di Porto Viro, hanno eletto socio Pro Loco Moreno Gasparini, Presidente Ente Parco. “Nel Delta del Po – ha commentato Gasparini – è nata e cresciuta la consapevolezza di un territorio dove uomo e ambiente possono coesistere; è questo uno scrigno di biodiversità che oggi il turismo ricerca. E le Pro Loco, in questo percorso di crescita, sono il vero braccio operativo”.
Il collegamento è proseguito da Verona con Bruna De Agostini, Presidente Unpli Verona, che ha consegnato la Tessera del Socio a Manuel Scalzotto, Presidente della Provincia di Verona e Roberto Albino Zorzi, Sindaco Sant’Ambrogio di Valpolicella. “A Verona – ha spiegato lo storico Italo Martinelli –in 350 passi, la distanza da piazza Piazza delle erbe, è racchiusa la lunga storia della città: dal Medioevo al periodo dei Comuni, dalla Signoria alla Serenissima. Questa particolarità, cioè il poter osservare, respirare, vivere la storia, ha reso Verona uno dei Patrimoni dell’Umanità”.
Infine, la staffetta dedicata alla bellezza ha toccato Venezia, dove Fabrizio Tonon, Presidente Unpli Venezia, e Giampaolo Rallo, Presidente Pro Loco Mestre, hanno consegnato la Tessera a Ermelinda Damiano, Presidente del Consiglio comunale di Venezia. “La nostra Regione e la città di Venezia hanno una storia straordinaria – ha commentato Ermelinda Damiano, ricevendo la tessera – una storia fatta da persone straordinarie come straordinari sono i soci delle Pro Loco. Per questo ricevere la tessera UNPLI è per me un grande onore e un segnale importante per la città, che arriva al termine di un anno complicato e nell’anno che celebra i 1600 di Venezia”.
Una giornata che ha visto anche la presenza del presidente Nazionale UNPLI, Antonino La Spina che, collegato dalla Sicilia, ha espresso grande soddisfazione: “È stata una giornata speciale, che ha permesso di scoprire le bellezze del Veneto e i tanti soci che animano la vostra regione, persone che sanno valorizzare il territorio e l’intero mondo del volontariato. I nostri soci sono ansiosi di riprende il lavoro interrotto oltre un anno fa, per questo a loro va il mio abbraccio e il ringraziamento per essere il vero motore del nostro Paese”.
Ai ringraziamenti si è unito anche Giovanni Follador, presidente UNPLI Veneto che ha voluto concludere la giornata evidenziando il grande valore di un evento come quello odierno “Una giornata bellissima, in cui abbiamo respirato il grande gioco di squadra delle nostre Pro Loco e di quello che è il vero spirito dei volontari veneti”.
I siti Unesco del Veneto
TREVISO: Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene
Il Sito, iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco l’anno 2019, comprende una porzione del paesaggio vitivinicolo dell’area di produzione del Prosecco, caratterizzato da colline coltivate a terrazze e ciglioni, boschi, piccoli centri abitati e campagne.
Un territorio che per secoli è stato modellato e adattato dall’opera dell’uomo, con tecniche particolari, fino a rappresentare oggi un esempio unico per i caratteri estetici che l’ambiente ha assunto, come esito di un felice connubio tra l’azione antropica e gli elementi naturali.
Un ambiente dove uomo e natura hanno da secoli un rapporto speciale a cui l’Unione Nazionale delle Pro Loco ha voluto rendere omaggio dedicandogli la Tessera unica del socio Pro Loco 2021 (terzo sito Unesco raffigurato sulla tessera dopo “Matera 2019” e “Catania 2020”).
PADOVA: Il ciclo di affreschi del XIV secolo di Padova – iscritto nella Tentative List
Dal 2006 la Cappella degli Scrovegni a Padova, capolavoro di Giotto e pietra miliare nella storia dell’arte occidentale, è iscritta nella Lista Propositiva (Tentative List), per quanto riguarda lo Stato italiano, fra i beni da considerare al fine della candidatura a Patrimonio Mondiale Unesco (World Heritage List). La proposta è stata aggiornata nel 2016, includendo altri importantissimi cicli pittorici del Trecento che si conservano nella stessa città.
La candidatura ha ricevuto pochi giorni fa il parere positivo di Icomos (International Council on Monuments and Sites), organo tecnico a cui Unesco affida la valutazione sull’inserimento dei siti nella lista del Patrimonio dell’umanità.
Entro luglio dovrebbe arrivare la proclamazione ufficiale.
BELLUNO: Dolomiti
Considerate tra le montagne più spettacolari del mondo, le Dolomiti sono state ufficialmente inserite nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco a giugno 2009, diventando il secondo Sito Unesco italiano a carattere naturale, dopo le Isole Eolie.
Suddivise in nove sistemi principali, estese su una superficie di oltre 140.000 ettari, ove si concentrano ben 18 vette che superano i 3.000 metri, le Dolomiti devono il prestigioso riconoscimento Unesco alla combinazione di valori geomorfologici e geologici che ne fanno un bene di indiscussa eccellenza.
Pareti verticali, profonde rupi lunghe valli, campanili, pinnacoli, pareti di roccia, ghiacciai e sistemi carsici contraddistinguono il paesaggio di questi luoghi formatisi in seguito a intensi processi dinamici. Numerosi sono altresì i ritrovamenti di reperti fossili, al punto che le Dolomiti sono considerate uno dei migliori esempi di conservazione dei sistemi di piattaforme carbonatiche del Mesozoico.
VERONA: La Città di Verona
Dal 2000, il centro storico di Verona rientra nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO per la sua ammirabile struttura urbana e per la sua architettura sviluppatasi progressivamente e ininterrottamente durante duemila anni, integrando elementi artistici di qualità di differenti periodi storici. Verona, inoltre, come annunciato durante l’Assemblea Plenaria del World Heritage Committee (WHC) volta a conferirle tale titolo, rappresenta uno splendido esempio di città fortificata in più tappe caratteristico della storia europea.
VICENZA: La Città di Vicenza e le Ville del Palladio nel Veneto
La parte urbana del Sito fu la prima a ricevere nel 1994 il riconoscimento Unesco, che venne esteso due anni dopo anche alle ville progettate dal Palladio, a comprendere quindi numerosi beni monumentali distribuiti in un’ampia parte del territorio regionale.
Questo patrimonio rappresenta un capolavoro del genio creativo umano e mostra un importante scambio di valori, esprimendo eccezionalità negli sviluppi dell’architettura e delle tecnologie, dell’arte monumentale, urbanistica e paesaggistica.
L’opera di Andrea Palladio (1508-1580), basata su un approfondito studio dell’architettura romana classica, diede alla città un aspetto di unicità. I suoi interventi urbani e le ville disseminate nel territorio veneto ebbero un’influenza fondamentale sul corso storico dell’architettura. Il lavoro del Palladio ha ispirato un tipico stile architettonico, cosiddetto appunto “palladiano”, che si è sviluppato in Inghilterra, in altri Paesi europei e nel Nord America.
ROVIGO: Riserva biosfera Delta del Po – programma “Uomo e Biosfera” (MAB – Man and Biosphere)
Oltre al “riconoscimento” di Patrimonio dell’Umanità, l’UNESCO può assegnare anche la qualifica internazionale di “Riserva della Biosfera” per la conservazione e la protezione dell’ambiente, nell’ambito del Programma “L’Uomo e la Biosfera” (MAB).
Il Delta del Po si è candidato a Riserva di Biosfera nell’ambito del Programma MaB UNESCO nel 2013, integrando alcune specifiche nel 2014 ed ottenendo il riconoscimento nel giugno 2015 nella cerimonia tenutasi a Parigi.
Il Programma “Uomo e Biosfera” (MAB – Man and Biosphere) è un’iniziativa intergovernativa, del settore scienze dell’UNESCO, che ha per obiettivo principale quello di promuovere, sin dal 1971, l’idea che sviluppo socioeconomico e conservazione degli ecosistemi e della diversità biologica e culturale non siano incompatibili fra di loro: in sintesi, il concetto che oggi chiamiamo “Sviluppo Sostenibile”. Nell’ambito di questo programma è stata costituita una rete mondiale di Riserve della Biosfera: aree comprendenti ecosistemi terrestri, marini/costieri, o una combinazione degli stessi, riconosciute a livello internazionale nella struttura stessa del Programma MAB dell’UNESCO, dove l’accento è posto su forme di gestione integrata, partecipata e decentralizzata dello sviluppo.
VENEZIA: Venezia e la sua Laguna
Prima nel Veneto a ottenere il riconoscimento Unesco, l’anno 1987, Venezia, con il suo contesto lagunare, rappresenta un capolavoro del genio creativo umano.
La Laguna di Venezia è uno degli esempi più antichi e complessi delle relazioni tra attività antropiche e dinamiche naturali, dove si trova la maggiore concentrazione di beni culturali e di espressioni artistiche, stratificate nei secoli.
Dominatrice di mari fra Mediterraneo ed Oriente, fondata nel V secolo dalle popolazioni provenienti dalla terraferma, Venezia si configurò fin dalle origini come centro commerciale di grandi ambizioni.
La città vanta un patrimonio storico-artistico, urbanistico e architettonico di immenso valore: ne sono testimonianza gli sfarzosi palazzi e la produzione di opere e oggetti d’arte derivanti dall’incontro tra la cultura orientale e quella occidentale. Unica, costruita su tante isolette fra stretti canali, è adagiata nell’omonima laguna, dal grande valore ambientale, straordinario esempio di un tradizionale insediamento umano e di occupazione del territorio che rappresenta una cultura, specialmente quando è messa in pericolo da mutamenti irreversibili. È inoltre direttamente e materialmente legata a eventi e tradizioni di vita, con idee, con credi, con lavori artistici o letterari d’eccezionale valore universale.