“Salari più bassi a parità di mansioni; servizi alle famiglie insufficienti per la conciliazione dei tempi di vita e lavoro; discriminazioni continue. E soprattutto troppa violenza: fisica, psicologica, verbale ed economica. Sono ancora tante le donne che ogni giorno vengono ammazzate dai loro mariti, compagni o ex. Ed è sempre troppo poco quello che si fa per contrastare questo fenomeno che non si combatte solo incrementando le pene. Si combatte prima di tutto con una rivoluzione culturale da promuovere nelle scuole; aumentando i fondi per i progetti di formazione sulla parità di genere contro ogni forma di discriminazione”. È quanto afferma in una nota Alessandra Moretti, Consigliera regionale del Partito Democratico, in occasione dell’8 marzo.
“Una giornata dove ci si ferma a riflettere sulla condizione femminile nel nostro Paese che, purtroppo, non avanza ma rischia di retrocedere” aggiunge, focalizzando la propria attenzione sul lavoro: “Il lavoro è la prima e vera forma di emancipazione sociale per rendere le donne libere dal bisogno e, spesso, libere dalla violenza economica esercitata da parte dei compagni. Ma anche qua c’è tanta strada fare, perché sono sempre gli uomini a decidere sul nostro futuro: se farci fare o no carriera; se aumentarci lo stipendio; se assumerci o licenziarci. Questa condizione di subalternità deve farci riflettere, anche per iniziare davvero ad essere più unite e solidali tra noi, sostenendoci a vicenda e rafforzando la lobby femminile. Buon 8 marzo a tutte!”.