Chiedere al sindaco di Vicenza di intitolare uno spazio adeguato all’interno del costruendo Parco della Pace da dedicare alla figura del donatore, premiare due persone che si sono contraddistinte in modi diversi ma importanti, sollecitare una maggiore efficienza nei centri trasfusionali delle Aulss vicentine.
E’ stata decisamente una giornata intensa quella di oggi nel centro parrocchiale di San Pio X per Fidas Vicenza, l’associazione donatori di sangue che in tutta la provincia raccoglie ventimila donatori.
“I nostri gruppi sono delle sentinelle nei territori – spiega la presidente provinciale di Fidas Vicenza, Chiara Peron – sempre attente a cogliere le necessità di chi ha bisogno e pronte ad intervenire, richiamando all’appello i donatori, non appena ve ne sia la necessità. La presenza del sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, in questo momento importante, ci riempie di gioia”.
Durante l’incontro è stata consegnata una lettera al sindaco con la richiesta di poter avere uno spazio evocativo dei donatori, all’interno del Parco della Pace, un luogo simbolo che testimoni l’importanza del dono per manifestare la sensibilità dell’amministrazione comunale e la comunanza di valori con l’Associazione.
“La ritengo un’iniziativa lodevole – ha dichiarato il sindaco Francesco Rucco – che ho già anticipato alla commissione toponomastica: contiamo, infatti, di intitolare un luogo del parco ai donatori di sangue”.
E’ stata poi l’occasione per ringraziare due persone che si sono messe in evidenza: Roberto Compagnin, donatore che ha raggiunto quota 236 donazioni, e Alessandro Rossi componente del gruppo di San Pio X, un’eccellenza del mondo universitario, autore di una tesi di laurea in Biologia evoluzionistica, relativa al crAssphage, un virus batteriofago che vive nell’intestino umano e, nonostante sia presente in circa il 50% della popolazione, è stato scoperto solamente nel 2014.
Entrambi sono stati premiati dal sindaco di Vicenza Francesco Rucco.
“Donare il sangue – ha dichiarato il sindaco – significa dare una possibilità al prossimo, ad un altro concittadino che attende una risposta per poter avere una speranza. E’ bello vedere dei giovani talenti emergere ed auguro ad Alessandro Rossi, che porta un nome alquanto illustre per la città, di poter ottenere grandi traguardi in futuro”.
Nel suo intervento conclusivo la presidente provinciale Fidas Chiara Peron ha ricordato che il periodo estivo è tradizionalmente legato ad un calo di donazioni. Molti vanno in vacanza e chi lavora non sempre può facilmente chiedere il giorno per recarsi a donare. “Chiedo a tutti i donatori di compiere uno sforzo straordinario – l’appello della presidente Peron – in quanto gli ospedali non chiudono mai ed i malati hanno sempre bisogno del nostro “lavoro”. Recarsi a donare richiede poco tempo, quindi è una cosa fattibile. In tal senso, però, chiedo anche alle Aziende sanitarie del territorio, di farsi parte attiva per risolvere tempestivamente le difficoltà che si verificano da mesi nei centri trasfusionali, con significativi ritardi nell’iter di donazione. Una situazione da risolvere quanto prima, per il rispetto dei donatori e per efficientare un servizio che non può subire gli attuali rallentamenti”.
Rucco, in qualità anche di presidente della Provincia di Vicenza, si è fatto carico di questa istanza promettendo di sensibilizzare i direttori generali delle due Aulss vicentine, la Berica e la Pedemontana.