Bassan (PdF): “Necessario l’aiuto ai malati e alle loro famiglie. Non certo la morte”
La “Giornata nazionale dei risvegli per la ricerca sul coma – Vale la pena” si svolge domani 7 ottobre in concomitanza con la quinta Giornata europea dei risvegli. «Sembra paradossale la data di questa manifestazione che si svolge a pochi giorni dalla sentenza della Corte di Cassazione di depenalizzare l’art.580 c.p. sull’aiuto al suicidio di cui Marco Cappato si fa araldo» afferma in una nota il Circolo di Padova del Popolo della Famiglia.
«Questa manifestazione vuole dare sostegno, voce e risposte chi vive l’esperienza drammatica del coma, per creare un sistema di cura efficiente alle migliaia di persone che ogni anno entrano in coma per incidenti sul lavoro e nelle strade, per ictus, arresti cardiaci, aneurismi e intossicazioni» prosegue Danilo Bassan del Pdf Padova, «ed è la risposta evidente di chi accudisce un proprio caro in coma, stato vegetativo o con grave cerebrolesione e non accetta e non condivide il suicidio assistito, e le spinte pro eutanasia che si stanno delineando tra alcuni schieramenti politici in queste ultime settimane in parlamento. Deve continuare l’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle persone in coma e con salute gravemente compromessa, per arginare la deriva culturale di morte che sta avvolgendo l’Italia e l’Europa. È necessario ribadire la necessità di aiuto e servizi di assistenza per i malati, per le persone con disabilità, per i sofferenti e gli ultimi che non sono i servizi propugnati dalla cultura della morte di Cappato e soci».
Danilo Bassan, del Circolo Pdf di Padova, conclude amareggiato: «In situazioni simili, nei paesi cosiddetti “civili” funziona così; se sei depresso, in coma o con una malattia giudicata “inguaribile”, lo Stato invece di aiutarti a guarire, ti uccide. Questa è la deriva che anche l’Italia ha intrapreso. Siamo ad un bivio perché stiamo ribaltando i princìpi cardine della nostra civiltà, che sono princìpi di aiuto reciproco e sussidiarietà, e non di morte e convenienza economica per il servizio sanitario. Il Popolo della Famiglia si batterà sempre per evitare una mattanza dei più deboli, difendendo il principio giuridico per il quale la vita è un bene non disponibile, e combattendo disposizioni di legge e sentenze a favore dell’eutanasia, per contrapporre una cultura della cura e del sostegno a una prassi di morte. Perché per la Vita ne Vale sempre la pena!».
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