Giornata internazionale dei bambini scomparsi. Campagna di informazione e sensibilizzazione della Polizia di Stato

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Giornata internazionale dei bambini scomparsi

Domani 25 maggio si celebra la giornata internazionale dei bambini scomparsi. Un dramma infinito e una piaga sociale sottostimata: milioni di minori nel mondo ogni anno vengono inghiottiti nel nulla, fuggitivi, rapiti, venduti, sfruttati sui mercati della prostituzione, della droga, del lavoro criminale. Di troppi di loro è facile dimenticarsi.

La Polizia di Stato, su iniziativa della Direzione Centrale Anticrimine, in collaborazione con varie organizzazioni internazionali, ha aderito alla campagna promossa per contrastare il fenomeno dei bambini scomparsi, in modo che nessun minore venga dimenticato e che le ricerche non si interrompano mai.

Il personale della Divisione Polizia Anticrimine e del Posto di Polizia dell’Ospedale di Vicenza ha distribuito materiale informativo, fornito dal Servizio Centrale Anticrimine, in cui sono riportate alcune preziose indicazioni sull’argomento, soprattutto con riguardo alle utenze di riferimento, il numero di emergenza 112, la linea europea per i minori scomparsi 116.000 o il numero di Emergenza Infanzia per la violenza minori “114” e su come gestire il delicato momento della denuncia, per non tralasciare elementi indispensabili per il buon esito delle ricerche.

Quando scompare un minore viene attivato un protocollo che prevede la formalizzazione di una denuncia di scomparsa e la comunicazione immediata alla Prefettura, che dà corso al Piano provinciale di ricerca, con il coinvolgimento, in modo coordinato, di tutte le Forze di polizia e su tutto il territorio nazionale. È anche consultabile il sito gestito dalla Polizia di Stato “it.globalmissingkids”, con tutti i bambini scomparsi sul territorio nazionale.

Oltre a mettere al centro dell’attenzione il fenomeno dei bambini scomparsi, la giornata del 25 maggio darà l’occasione di ricordare quanto la Questura di Vicenza sia particolarmente attiva nell’informare i giovani e la cittadinanza sui rischi connessi ai fenomeni del bullismo, del cyberbullismo e della violenza di genere, con particolare riguardo alla campagna “Questo non è amore”, simbolo dell’impegno della Polizia di Stato contro la violenza di genere. Sul tema sono stati organizzati diversi incontri con la popolazione e con gli studenti delle scuole, ultimo in ordine cronologico all’Istituto Piovene, lo scorso 12 aprile.

Queste iniziative illustrano alle potenziali vittime la possibilità di agire anche in via preventiva tramite il provvedimento di ammonimento del Questore, uno strumento che si sta dimostrando efficace per l’effetto deterrente e le possibili conseguenze processuali.

In aggiunta agli strumenti sopra esposti, si rammenta che per segnalare episodi di spaccio, di bullismo o fenomeni connessi a reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche, si può utilizzare, anche in forma anonima, l’App “YOUPOL”, per inviare direttamente alla Sala Operativa della Questura, in tempo reale, messaggi e immagini, permettendo agli operatori di intervenire tempestivamente.