Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani in occasione della XIV Giornata Mondiale della Democrazia che si celebra il 15 settembre di ogni anno intende riflettere sul concetto di democrazia come baluardo dei diritti dell’uomo – come ricorda nella nota che pubblichiamo la prof. Rosa Marco del CNDDU (qui altre note del Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani su ViPiu.it, ndr).
La giornata è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ed ha come obiettivo “l’affermazione della libertà e della dignità umana” in quanto la democrazia è una forma di governo che permette la piena partecipazione di tutti i cittadini alle decisioni che li riguardano, e deve essere esercitata quotidianamente attraverso misure concrete.
Il 15 settembre rappresenta, quindi, in tutto il mondo il giorno in cui ci stringiamo intorno ai principi democratici per difenderli e garantirne il loro rispetto, al livello europeo, nazionale, regionale e locale.
Traguardo nobile, ma difficile da perseguire perché sono ancora tanti, purtroppo, i popoli nel mondo che non vedono tutelati i propri diritti e vivono in sistemi politici agli antipodi dalla democrazia.
Occorre certamente, e in tempi brevissimi, un cambiamento. Per ottenerlo è fondamentale l’empowerment delle comunità che vivono in condizioni di povertà e disuguaglianza, è necessario inoltre la partecipazione attiva di tutto il tessuto sociale affinché quest’ultimo possa responsabilizzarsi, crescere, maturare e adattarsi alle sfide continue che troppo spesso minacciano il presente. Questa è forse l’unica strada per approdare alla vera e propria democrazia.
Nella realtà attuale il valore della partecipazione, pilastro portante del concetto di democrazia, molto spesso spaventa e diventa il vero problema, ribaltando completamente il significato di democrazia.
Ora più che mai, come afferma l’ONU, è indispensabile rafforzare le istituzioni democratiche per promuovere la pace e la stabilità, ma per giungere a un traguardo così alto è fondamentale ritrovare la fiducia nelle autorità pubbliche che molto spesso scivola verso il basso per ragioni legate al malessere economico e talvolta ai disordini sociali silenti, fragorosi, pericolosi.
Sta ai Governi favorire costanti e continui canali di dialogo, assottigliare le disuguaglianze e ascoltare le esigenze di chi aspetta un cambiamento per vivere realmente in una comunità pacifica che rispetti i diritti di tutti i cittadini.
Anche le democrazie che si sono modellate e stabilizzate nel corso degli anni, specie nel vecchio continente, richiedono continue modifiche e adattamenti alla realtà contingente per poter progettare un futuro in cui il rapporto tra istituzioni e cittadini sia davvero saldo ed efficace.
“La democrazia è una novità nella storia dell’umanità, che ha impiegato secoli per affermarsi in Europa in mezzo a rivoluzioni e guerre e che in molti paesi dello stesso Occidente si è instaurata solo da pochi anni”, così afferma giustamente il prof. Giovanni De Sio Cesari.
Infatti, la libertà di cui si nutre la democrazia non nasce dal niente. Entrambe, libertà e democrazia, sono il frutto di un processo dinamico in cui tutti sono chiamati a fare la propria parte per far procedere all’unisono progresso e partecipazione civica.
Così come non si può pensare alla democrazia senza la libertà, non si può parlare di democrazia senza chiamare in causa i Diritti Umani.
“I Diritti Umani costituiscono una parte intrinseca della democrazia, perché la garanzia delle libertà fondamentali è una condizione necessaria affinché la voce del popolo incida sugli affari pubblici, e affinché il controllo popolare sul governo sia assicurato” (Cidi di Milano).
Nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata nel settembre 2015 dai 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, è centrale un piano per il raggiungimento di un futuro migliore per tutti che stabilisce un percorso di oltre 15 anni con l’obiettivo di porre fine alla povertà estrema, combattere la disuguaglianza e l’ingiustizia e proteggere il nostro pianeta.
Il CNDDU, in linea con l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in questa solenne giornata intende mettere in luce soprattutto la necessità e l’urgenza di tutelare i diritti delle persone e delle minoranze, queste ultime sono sempre più spesso represse e inascoltate come ci dimostrano le travagliate vicende di un’umanità ingiustamente oppressa in molte parti del mondo.
Invitiamo i docenti della scuola italiana di I e II grado, per i quali in diverse regioni d’Italia è già suonata la prima campanella, a far riflettere gli studenti sul significato di democrazia nel mondo contemporaneo e sulla possibilità di un futuro più equo, inclusivo e sostenibile, nel pieno rispetto dei Diritti Umani, così da ampliare anche il campo dell’educazione alla cittadinanza.
Le attività didattiche possono assumere forme diverse e pertinenti alla classe e all’indirizzo: proiezioni di film, esercizi deliberativi, powerpoint, mappe interattive.
I lavori possono essere inviati all’indirizzo mail del CNDDU che è il seguente: coordinamentodirittiumani@gmail.com
L’hashtag per la Giornata Mondiale della Democrazia è: #DemocraziaBaluardoDellaLibertà
Buon anno scolastico a tutti!
Prof.ssa Rosa Manco
CNDDU