Franco 53 anni, Massimo 25, Aniello 52, Gabriele 25 anni, il giorno prima aveva detto alla fidanzata “quella macchina non funziona bene“, quella stessa macchina che il giorno dopo l’ha ucciso.
Ragazzi, figli, padri il cui nome temiamo sara? purtroppo presto dimenticato dall’opinione pubblica, dalla politica, dai media, per diventare un numero, un dato statistico, da citare nei convegni: 4 dei 191 morti sul lavoro dall’inizio di questo 2019, 400 se li a sommiamo quelli morti in itinere o sulle strade (13 in Veneto con Vicenza “buona” seconda con 4 morti dietro a Verona con 6).
Come Cgil-Cisl-Uil di Vicenza non ci stiamo, ci rifiutiamo di sentire parlare di fatalita?, di errore umano, che magari ci sara?, ma quasi sempre come ultimo anello di una catena di errori, sottovalutazioni, omissioni.
Cgil-Cisl-Uil di Vicenza ed i lavoratori vicentini non ci stanno a sentir parlare di mancanza di cultura della Sicurezza solo in occasione delle tragedie, degli infortuni gravi, mentre nulla si dice dei circa 2.500 infortuni lievi che accadono ogni giorno in Italia o delle 66.000 circa denunce di malattia professionale presentate all’Inail nel 2018.
Investire in sicurezza, per lo stato per le aziende, significa investire in qualita? del lavoro, del prodotto, significa tutelare un patrimonio fondamentale dell’impresa e della societa?, la persona, la donna, l’uomo, elemento vincente di ogni organizzazione produttiva, il vero valore aggiunto.
In occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza promossa dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (O.I.L.), che si tiene in tutto il mondo il 28 aprile di ogni anno, Cgil-Cisl-Uil vicentine promuovono di concerto con le associazioni di Confindustria e Api un’iniziative concreta, di lungo respiro, in materia di sicurezza sul lavoro.
La volonta? e? di concorrere ad un Bando Inail/Spisal presentando, con il coinvolgimento dell’associazione degli Industriali di Vicenza, un progetto di costruzione di un sito Web rivolto prioritariamente ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.), ma aperto a tutti, dove gli stessi possano trovare materiali, porre domande, proporre iniziative e segnalare buone pratiche messe in atto nelle loro aziende per la promozione della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Si tratta di un impegno concreto, per passare dalla retorica delle parole alla concretezza dei fatti, mossi dalla volonta? di sconfiggere la cultura del fatalismo e di fare cultura della salute e sicurezza tutti i giorni dell’anno.