La Giornata Mondiale del diabete, Motore sanità: “le Regioni Trentino, Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia a confronto in un webinar”

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Stefano Nervo, Presidente Diabete Italia
Stefano Nervo, Presidente Diabete Italia

Il diabete in Italia viene stimato intorno al 6%, circa 3,6 milioni di persone affette, con prevalenza di diabete tipo 2 nella popolazione adulta pari al 7,6% – – scrive nella nota che pubblichiamo Motore Sanità (qui alcune altre comunicazioni su ViPiu.it, ndr) -. L’impatto della malattia dal punto di vista clinico sul SSN e sui SSR è molto importante: 7-8 anni è la riduzione di aspettativa di vita nella persona con diabete non in controllo glicemico, il 60% della mortalità per malattie CV è associata al diabete, il 38% dei diabetici ha insufficienza renale, il 22% ha retinopatia e il 3% ha problemi agli arti inferiori e piedi.

Anche dal punto di vista sociale ed economico, i problemi non mancano: il 32% dei soggetti è in età lavorativa (20-64 anni) con prevalenza del 10% fra le  persone di 50-69 anni, l’8% del budget SSN è assorbito dal diabete con oltre 9,25 miliardi € (solo costi diretti a cui ne vanno aggiunti 11 di spese indirette), la spesa, indica circa 2.800 euro per paziente (il doppio che per i non diabetici). In più le Regioni italiane rispondono ai bisogni assistenziali in maniera diversa sull’utilizzo dell’innovazione (farmaci e devices) che al contrario potrebbe cambiare la vita dei pazienti. Con lo scopo di mettere a confronto istituzioni, clinici, caregiver, farmacisti e pazienti a livello regionale sul tema diabete, Motore Sanità e Diabete Italia hanno organizzato il webinar.

“In questo momento storico di grande attenzione sul sistema sanitario e con l’opportunità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza alle porte, si rende indispensabile un’analisi completa dello stato dell’assistenza diabetologica in Italia. Questa esigenza trova anche riscontro nel tema della Giornata Mondiale del Diabete per il triennio 2021-23 proposto dall’International Diabetes Federation. Diabete Italia promuove quindi un ciclo di approfondimento delle singole regioni per mettere in luce le buone pratiche già realmente implementate nelle varie realtà, con lo scopo di condividerle e di fare sintesi rispetto a quella che verrà definita come “regione ideale” in cui vivere col diabete, prendendo ciò che di meglio hanno da offrirci i vari modelli organizzativi e senza alcun intento di stilare una classifica finale. La regione ideale non sarà quindi direttamente identificabile con una delle 21 realtà presenti nel nostro paese ma da queste prenderà il meglio con la consapevolezza che non si tratterà di ipotesi o di sogni irrealizzabili ma di iniziative concrete già operanti nel nostro paese anche se non diffusamente. L’auspicio sarà quindi quello di creare occasioni di condivisione e revisione delle organizzazioni e promuovere l’apertura o il rafforzamento dei tavoli regionali per l’implementazione del Piano Nazionale Diabete”, ha detto Stefano Nervo, Presidente Diabete Italia

“Il diabete mellito tipo 1 è la malattia metabolica più frequente in età pediatrica e si caratterizza per la mancata capacità di produrre insulina, necessaria per la sopravvivenza. L’insulina può essere somministrata o attraverso plurime iniezioni sottocutanee quotidiane, oppure attraverso microinfusori di insulina. Questi ultimi sono piccoli dispositivi programmabili che permettono la somministrazione dell’insulina in continuo evitando le numerose punture giornaliere. Per la corretta terapia del diabete mellito è necessario il monitoraggio della concentrazione di glucosio nel sangue (glicemia) che fino a pochi anni fa era possibile solo mediante fastidiosi prelievi di gocce di sangue dai polpastrelli delle dita. Da qualche tempo sono disponibili sensori che misurano la concentrazione del glucosio nei tessuti. Attualmente nella Provincia di Bolzano, 201 pazienti tra i 0 e 18 anni sono affetti da diabete mellito e sono seguiti da un team specializzato presso il centro provinciale di diabetologia pediatrica. Più della metà di questi è in terapia con microinfusore e sensore, mentre dei restanti pazienti l‘85% utilizza il sensore. Per la corretta gestione della cura è fondamentale la stretta e continua collaborazione tra il piccolo paziente con la sua famiglia, il team di diabetologia pediatrica, e l’associazione dei pazienti, che in Provincia di Bolzano è il Diabetes Union”, ha dichiarato Petra Reinstadler, Referente SIEDP Trentino, Alto Adige