Oggi è la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid. Fu istituita dal Parlamento nel 2021 e ricorre nell’anniversario del 18 marzo del 2020, giorno in cui i mezzi pesanti dell’Esercito italiano sfilarono per Bergamo carichi di bare.
Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha dedicato un pensiero e un ricordo a quei giorni drammatici vissuti in prima linea quattro anni fa. Il Veneto fu una delle prime regioni colpite e la prima a registrare un decesso per Covid: “L’inizio di una lunga serie – ha tristemente ricordato -, oltre 17 mila, che nei giorni più bui della pandemia sembrava non dovesse avere fine. A queste vittime rivolgo un pensiero, e anche alle loro famiglie, provate da un così grande dolore in circostanze che, spesso, non hanno consentito nemmeno il minimo conforto di un addio. Contemporaneamente esprimo la mia vicinanza a chi ha sofferto con la malattia e i ricoveri, vincendo il male ma affrontando una lunga e impegnativa ripresa”.
Zaia ha voluto aggiungere un ringraziamento a quanti si sono spesi con grande abnegazione nei giorni più difficili: “Oggi è anche l’occasione per confermare gratitudine e ammirazione a tutti, cominciando dai sanitari: medici, infermieri e operatori che, in prima linea, hanno messo a rischio la loro vita per gli altri. Con essi le Forze dell’Ordine, le Forze Armate, la Protezione Civile, il grande esercito dei volontari, i lavoratori esposti al contatto con il pubblico in servizi essenziali, tutti i cittadini che nel rispetto delle regole hanno contribuito a superare un simile flagello. La resilienza della nostra comunità rimarrà nel nostro bagaglio di società che guarda al futuro”.
La Città di Vicenza ha partecipato al ricordo delle vittime del Covid, esponendo le bandiere degli edifici comunali a mezz’asta.