Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, interviene in occasione dell’11esima Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare che si celebra il 5 febbraio. “Parlare di spreco alimentare significa affrontare una delle maggiori contraddizioni della nostra società in cui sono sempre più numerose le forme di povertà, anche della porta accanto, quelle a cui fino a qualche tempo fa non avremmo creduto”, ha detto.
Zaia auspica nelle politiche di contrasto al fenomeno e ne fa anche una questione di “cultura veneta“, per la quale il background di sofferenze del passato implica il rispetto e l’utilizzo estremo di ogni risorsa.
“Come Regione Veneto – ha precisato – sosteniamo con uno stanziamento portato a un milione di euro all’anno la rete regionale di empori solidali. Una realtà che riesce, grazie alla collaborazione tra terzo settore e le aziende alimentari, a raccogliere oltre 162.000 quintali di eccedenze e tramite tramite i quali sono aiutate più di 101.000 persone in stato di necessità, per oltre 51.900 nuclei familiari complessivi”.
Il governatore Veneto parla anche di utilizzo della “doggy bag” nei ristoranti, pizzerie e tavole calde: “Non deve esserci alcuna vergogna nel richiederlo, anzi, è segno di rispetto verso il lavoro e verso le difficoltà delle fasce più fragili della società”.
In queste ore sono stati diffusi i dati circa lo spreco alimentare: in Italia si è passati da 75 a quasi 81 grammi di cibo buttato ogni giorno pro capite nelle nostre case (80,9 grammi) e da 524,1 grammi settimanali nel 2023 a 566,3 grammi settimanali nel 2024. Si tratta dell’8,05% in più rispetto a un anno fa.
“I dati parlano di quantità enormi di cibo che viene sprecato – aggiunge Zaia –: è l’equivalente di un’infinità di pasti che non saranno mai consumati da nessuno. Al di là del dovere morale di impedire un simile scempio, dobbiamo interrogarci su quale sfida positiva, anche per la nostra vita quotidiana, rappresenti contrastarlo con quanto è già nel nostro DNA.
La Regione intende proseguire ad essere guida in questo impegno – conclude Zaia – a cominciare dal proseguire nel sostegno della rete degli empori che, cresciuta progressivamente, oggi ne conta 30 distribuiti nelle varie province e con attività estesa anche ad altri ambiti di solidarietà. Una realtà che vede impegnati settimanalmente più di 1.000 volontari che, in questa giornata, ho il piacere di ringraziare per il lavoro che svolgono a cominciare dalla gestione e il recupero delle eccedenze sia dalla grossa distribuzione sia dai piccoli produttori e dalla colletta alimentare”, ha concluso il governatore veneto.