Si è tenuta lunedì mattina all’ex Collegio Opera Pia Cordellina, in contra’ Santa Maria Nova, la cerimonia istituzionale con la deposizione di una corona d’alloro sulla lapide in memoria degli esuli giuliano-dalmati, il primo degli eventi in programma nell’ambito delle celebrazioni del “Giorno del Ricordo” (10 febbraio) in memoria delle vittime delle Foibe, dell’esodo Giuliano-Dalmata e delle vicende del confine orientale.
Erano presenti il sindaco, il questore, il presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), la presidente e il vicepresidente della Biblioteca civica Bertoliana, il comandante provinciale dei Carabinieri di Vicenza, il comandante della polizia locale, il vice capo di gabinetto della prefettura, la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo 5 e alcuni ragazzi della scuola primaria Giusti e della scuola secondaria di primo grado Giuriolo.
“Questa celebrazione vuole conservare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo delle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra – ha spiegato il sindaco –. Lo facciamo qui nel punto esatto dove 1000 esuli italiani il 3 febbraio 1947 trovarono rifugio proprio nell’ex Convento di Santa Maria Nova. Per tanti anni queste terribili vicende sono cadute nell’oblio, sono state dimenticate se non addirittura tenute nascoste. Come amministrazione abbiamo voluto ricordare questa tragedia con numerosi eventi da oggi, 3 febbraio, fino a mercoledì 12 con incontri con l’autore, letture per bambini, spettacoli teatrali e, appunto, cerimonie istituzionali. Dalla Shoah alle Foibe, dobbiamo continuare a tramandare la memoria di queste azioni disumane compiute dai regimi totalitari che vogliono imporre le loro leggi ed il loro potere attraverso la morte e la soppressione. Per questo, lo ribadisco anche oggi, l’amministrazione comunale di Vicenza sarà sempre in prima linea contro ogni forma di totalitarismo”.
Dopo la deposizione di una corona d’alloro sulla lapide in memoria degli esuli giuliano-dalmati, si è tenuto un momento di riflessione in ricordo dei 1000 esuli italiani che il 3 febbraio 1947 trovarono rifugio nell’ex Convento di Santa Maria Nova. Al termine della cerimonia alcuni ragazzi della scuola secondaria di primo grado Giuriolo hanno portato i presenti in visita agli spazi dell’ex Convento.
Altre iniziative
Per celebrare il Giorno del Ricordo, il Comune di Vicenza in collaborazione con la Biblioteca Bertoliana, il comitato provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), la Prefettura di Vicenza, l’Ufficio Scolastico Territoriale di Vicenza e il Teatro Comunale di Vicenza ha organizzato una serie di iniziative fino al 12 febbraio.
Link al programma: http://bit.ly/ProgrammaGiornoDelRicordo.
Intervento del sindaco
Buongiorno e benvenuti a tutti a questa importante cerimonia voluta dall’amministrazione comunale per ricordare le vittime delle Foibe, dell’esodo Giuliano-Dalmata e delle vicende del confine orientale.
Saluto le autorità civili e militari presenti ed in particolare il presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia con il quale abbiamo collaborato in maniera molto positiva.
Oggi a Vicenza si concludono gli eventi dedicati al Giorno della memoria per non dimenticare la tragedia della Shoah nei confronti degli ebrei per mano nazista, e contemporaneamente si aprono le cerimonie e le manifestazioni dedicate ad un’altra vicenda piena di dolore e soprusi.
Il Giorno del Ricordo dal 2004 si celebra il 10 febbraio, quando nel 1947 furono firmati i trattati di pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia l’Istria, il Quarnaro, la Città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, in precedenza facenti parte dell’Italia.
Questa celebrazione vuole conservare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo delle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. Lo facciamo qui nel punto esatto dove 1000 esuli italiani il 3 febbraio 1947 trovarono rifugio proprio nell’ex Convento di Santa Maria Nova.
Per tanti anni queste terribili vicende sono cadute nell’oblio, sono state dimenticate se non addirittura tenute nascoste.
Come amministrazione abbiamo voluto ricordare questa tragedia con numerosi eventi da oggi 3 febbraio fino a mercoledì 12 con incontri con l’autore, letture per bambini, spettacoli teatrali e, appunto, cerimonie istituzionali.
Voglio qui ringraziare quanti hanno contribuito all’organizzazione di questo ricco programma di eventi, come la Biblioteca Bertoliana, il comitato provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, la Prefettura, l’Ufficio Scolastico Territoriale e il Teatro Comunale.
Confrontarsi con la storia non è mai facile: quando si aprono determinate porte si deve accettare quello che si trova e andare avanti, cercando di comprendere i limiti di certe ideologie, affinchè non si ripresentino certe brutte pagine, offerte da un secolo che sembra tanto lontano, ma poi non lo è.
Dalla Shoah alle Foibe, dobbiamo continuare a tramandare la memoria di queste azioni disumane compiute dai regimi totalitari che vogliono imporre le loro leggi ed il loro potere attraverso la morte e la soppressione.
Per questo, lo ribadisco anche oggi, L’amministrazione comunale di Vicenza sarà sempre in prima linea contro ogni forma di totalitarismo.