Giorno della Memoria, Zaia: “Siano protagonisti i giovani, conoscano l’errore della Shoah”

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Luca Zaia, presidente della Regione Veneto

Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, interviene oggi in occasione del Giorno della Memoria. Ovvero, la ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime della Shoah.

“Ricordare la dimensione di orrore che ha rappresentato la Shoah – ha detto il governatore veneto – è un debito non solo morale che abbiamo con le Comunità ebraiche e verso la memoria di tutti i perseguitati dalla follia nazista per motivi etnici, di ritenuta inferiorità razziale, politici o di orientamento sessuale.

Una catastrofe che, come tutta Europa, ha rabbuiato anche la nostra terra trovando una flebile luce solo nell’umanità di coloro che seppero guardare in faccia la realtà e, rischiando la vita, opporsi alle persecuzioni.

Oggi, la memoria di una simile tragedia, che è costata drammaticamente la vita a milioni di innocenti e una sofferenza atroce e indelebile ai sopravvissuti, sarebbe ancora più soffocante senza l’esempio di coloro che sono ricordarti come Giusti tra le Nazioni dallo Stato di Israele, tra i quali almeno 59 veneti che hanno salvato decine di ebrei.

Una frase del Talmud, ricordata spesso in questa ricorrenza, recita che chi salva una vita sola salva il mondo intero – sottolinea il governatore -. Guardando i profili dei Giusti tra le Nazioni non ci sono supereroi ma donne e uomini sconosciuti, sacerdoti, agricoltori, professionisti, operai, insegnanti e artigiani nei quali, di fronte al male, è prevalsa la scelta di coscienza su quella dettata dalla sopravvivenza o dall’indifferenza.

Il coinvolgimento dei giovani, i veri protagonisti del presente e del futuro, in questo giorno rimane fondamentale affinché dalla conoscenza dell’Olocausto prendano atto che il male ha segnato la storia dell’umanità ma, anche, che ognuno di fronte ad esso può scegliere da che parte stare.

In occasione delle celebrazioni mi unirò alla Comunità Ebraica di Venezia – conclude il presidente Zaia – in quei luoghi che parlano dei tristi giorni di ottant’anni fa. Un’occasione per testimoniare la vicinanza dei Veneti nel ricordo della Shoah e nell’impegno contro ogni forma di antisemitismo antica o moderna”.