Sul caso del giovane vicentino respinto da un centro antiviolenza in città nonostante la violenza sessuale subita interviene anche il Partito Socialista Italiano provinciale.
La vicenda – lo ricordiamo – è balzata agli onori di cronaca dopo la denuncia a mezzo stampa dell’avvocato difensore del ragazzo che ha riferito degli abusi perpetrati da un altro giovane a danno del suo assistito (qui puoi leggere la cronaca).
“La violenza perpetrata ai danni di un giovane vicentino rifiutato dal centro antiviolenza di Vicenza perchè uomo – afferma Fabrizio Pitarresi, referente pari opportunità e politiche giovanili del Psi della provincia di Vicenza -, mette in risalto un grave buco normativo nella legislazione regionale.
Come la violenza non conosce genere, anche i servizi a supporto del benessere delle vittime devono rispondere a tutte le esigenze possibili. La legge regionale 5 del 2013 non accenna alla violenza verso gli uomini. In questo senso rispecchia efficacemente gli stigmi sociali dallo stantio retrogusto patriarcale tanto cari alla destra conservatrice.
Il Psi vicentino esprime solidarietà al giovane – aggiunge poi Pitarresi – e lancia quindi un appello alla minoranza del Consiglio regionale veneto affinché si attivi quanto prima affinché il vuoto legislativo venga colmato e la comunità sia messa nelle condizioni di intervenire efficacemente a sostegno del disagio di tutte le persone maltrattate, vittime di violenza e bisognose di aiuto”.