I Giovani Democratici di Vicenza chiedono all’amministrazione comunale attualmente in carica di aumentare il numero delle intitolazioni di luoghi pubblici della città come vie, piazze e altro a figure femminili.
Allo scopo – fanno sapere – hanno presentato una mozione dal titolo “Una statua per Vicenza”, basata in sostanza su studi e ricerche condotti nei mesi scorsi e dai quali emergerebbe che tanto il Veneto, quanto Vicenza nel particolare, siano luoghi nei quali si registra una fortissima disparità in questo ambito, tutto a vantaggio del sesso maschile.
Lo studio presentato in Comune dai GD contiene già una rosa di nomi per iniziare a colmare il divario e riferito alla realizzazione di una statua, come da titolo.
Maddalena Campiglia, poetessa e brillante intellettuale del Rinascimento, Bianca Nievo Angaran, poetessa e imprenditrice sempre del periodo della Rinascita, Elisabetta Caminer Turra, illuminista e prima donna in Europa a dirigere un giornale (il Giornale Enciclopedico, periodico distribuito in tutta Europa), Maria Setti, partigiana, ed Elisa Salerno, giornalista, scrittrice e femminista dei primi del ‘900.
Esistono già delle vie a Vicenza – è bene precisare – dedicate a queste illustri figure.
“Il progetto, presentato in Comune in collaborazione col gruppo del PD – dicono i Giovani Democratici di Vicenza -, nasce con l’obiettivo di far sì che la collettività compia passi significativi e concreti sulla strada della parità di genere. Un’uguaglianza sostanziale, elemento imprescindibile per una società che sia autenticamente democratica, giusta e progredita, non può essere raggiunta se il contributo femminile, imprescindibile in ogni ambito, viene ostacolato e negato. Il volto stesso delle città in cui viviamo è l’ambito in cui tale disuguaglianza è presente nella maniera più evidente”.
La mozione chiede dunque all’amministrazione Rucco di effettuare uno studio che confermi la paventata disparità di genere nella toponomastica cittadina, avviare un programma di nuove intitolazioni a figure femminili illustri di strade, piazze e parchi e la realizzazione di “epigrafi – precisano i Giovani Democratici di Vicenza – e in particolare una statua dedicate a cinque figure femminili vicentine di particolare valore civile, storico e culturale per la collettività e, soprattutto, per la nostra città.
L’indicazione specifica delle cinque donne vicentine – ribadiscono – è relativa solo alla realizzazione di una statua, o anche di un’epigrafe nel caso di Elisabetta Caminer Turra, Bianca Nievo Angaran e Maria Setti, alle quali non è dedicata nemmeno una targa.
Per l’intitolazione di strade, piazze e parchi, invece, lasciamo libertà di scelta al Consiglio Comunale, visto anche l’altissimo numero di figure storiche femminili che crediamo meriterebbero ciò.
È giusto riscoprire storie che dimostrano quanto il contributo femminile, anche se oscurato, sia sempre stato fondamentale in ogni ambito della società. Intendiamo così affermare la necessità odierna di svelare le potenzialità già presenti nel contributo di tutte le cittadine per costruire un Paese più giusto e progredito. Siamo sicuri che, quando in futuro si giungerà alla fase di discussione in Consiglio Comunale, tutte le forze politiche unite potranno dialogare per lasciare alla Città un motivo d’orgoglio per le sue illustri cittadine”.