Giovani e sviluppo, Dalla Rosa: “Famiglia, lavoro, formazione e cultura: il futuro si costruisce a Vicenza”

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“Cosa chiedono i giovani a una città? Chiedono – si risponde nella nota che pubblichiamo Otello Dalla Rosa – che dia le giuste opportunità per costruire un progetto di vita. Che sia quello di una formazione universitaria, che sia lo sviluppo di un’idea imprenditoriale, che sia il metter su famiglia: Vicenza deve saper rispondere a queste aspettative creando le condizioni perché tutti possano davvero sperare di poter realizzare le loro aspirazioni nella loro città e per attirare al contempo cervelli e talenti da fuori”.
“Nessun aumento delle tasse comunali – dice il candidato sindaco – ma incentivi alla nascita di nuove imprese, il raddoppio dell’Università e nuovi corsi in Architettura e Design, uno spazio di formazione innovativo come la Nuova Bertoliana, la sfida per Vicenza capitale italiana della cultura 2022, servizi mirati per le giovani coppie: così, con misure concrete, Vicenza potrà davvero essere la casa per chi vuole costruire qui il suo futuro. Una città che sia davvero attrattiva per i nostri giovani e per chi da fuori troverà da noi un luogo di crescita. In un circolo virtuoso di competenze e conoscenze che può far bene all’intera comunità”.

Dopo aver parlato di sicurezza, sociale e ambiente, il candidato sindaco Otello Dalla Rosa ha presentato questa mattina una serie di azioni per promuovere lo sviluppo di una città aperta, attrattiva e attenta ai giovani. “Il futuro lo costruiamo oggi e per questo serve la grande capacità di progettare e pianificare lungo nuovi assi di sviluppo – sottolinea Dalla Rosa -. La mia amministrazione sosterrà chi vuole tradurre la propria idea in una start up o in una nuova impresa industriale, artigianale o agricola innovativa: lo faremo mettendoci al loro fianco senza aumenti delle tasse comunali e con incentivi economici e con agevolazioni a chi affitta a giovani o neoimprese spazi per il commerciale, artigianale, uffici e a chi ristruttura spazi da dedicare alle industrie culturali e creative. Lo faremo anche collaborando con le categorie economiche e le realtà già attive in questi campi. Non ultima l’Università, che deve essere cuore e motore dello sviluppo e dell’occupazione. In 5 anni la porteremo ad avere 10.000 studenti e ad arricchirsi con il nuovo corso in Architettura e Design all’ex Fiera. Faremo inoltre in modo che sia sempre più punto di riferimento per il sistema imprenditoriale con la nascita del Centro per l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico. Per gli studenti, e più in generale per i giovani, lavoreremo sull’accoglienza, trasformando qualche edifico pubblico in spazi di residenza creativa – selezionando ogni anno giovani creativi da in giro per il mondo – e garantiremo agevolazioni per chi affitta appartamenti e alloggi a giovani. Costituiremo inoltre l”Agenzia per la mobilità dei giovani’, un ufficio per portare a Vicenza giovani europei di talento per lavoro, formazione o scambio e per portare in giro per l’Europa i nostri giovani talenti, creativi, inventori, imprenditori, artisti”.
“Una comunità cresce ed è attrattiva se sa offrire opportunità di formazione e noi daremo un nuovo cuore alla cultura in città con la Nuova Biblioteca Bertoliana – ha aggiunto Dalla Rosa -. Grazie al ripensamento del Fondo Immobiliare e ai risparmi che avremo con il progetto di portare la sede degli uffici comunali all’ex Camera di Commercio (anziché in uno stabile da costruire ex novo), creeremo uno spazio di vita e cultura moderno e innovativo, un nuovo grande attrattore rivolto ai giovani ma non solo. I contenitori da soli però non bastano. Per questo daremo anche importanti contenuti: da qui la nostra sfida per fare di Vicenza la capitale italiana della cultura 2022. Una vera e propria partita da giocare assieme, con tutte le associazioni e le realtà del territorio per mettere sempre di più la cultura al centro dello sviluppo. E per fare di Vicenza una città sempre più attrattiva e capace di far crescere i suoi talenti”.
“Tutto questo non è sufficiente se poi non siamo capaci di aiutare i nostri giovani nel momento in cui decidono di formare una famiglia – ha concluso Dalla Rosa -. Anche in questo il Comune può e deve fare di più, ad esempio nella disponibilità degli alloggi comunali per le giovani coppie, lavorando sugli affitti a canone concordato e tenendo alta l’attenzione sui servizi scolastici”.