Giovani medici Veneto in formazione, Manuela Lanzarin: “Avranno tutti il tutoraggio. Si discuta pure, ma su basi veritiere”

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carenza medici Veneto
È polemica sulla carenza di medici in Veneto

“I giovani medici del Veneto iscritti alla Scuola di formazione specifica in medicina generale che decideranno di entrare nel sistema sanitario territoriale durante la formazione saranno inseriti tutti, nessuno escluso, in un sistema di tutoraggio che li supporterà nel cammino formativo e professionale. Sostenere il contrario, come ho visto fare sulla stampa di oggi da parte di esponenti dell’opposizione, è scorretto, perché falso”.

Lo sottolinea oggi l’Assessore alla Sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, all’indomani dell’approvazione in Consiglio del Pdl 115 – disposizioni di adeguamento ordinamentale 2022 in materia di politiche sanitarie e sociali, contenente alcune norme per fronteggiare la carenza di medici di medicina generale e le difficoltà di reperimento di persona nel settore dell’emergenza-urgenza.

“Peraltro – ricorda l’Assessore – anche il Comitato Scientifico della Scuola di Medicina Generale, avallando la scelta dell’aumento del massimale, attraverso uno specifico gruppo di lavoro ha inoltre previsto la formulazione di percorsi di tutoraggio a tutela del percorso formativo

“Come Giunta e come maggioranza – aggiunge l’Assessore – abbiamo fatto ciò che serviva in emergenza per dare una risposta a necessità reali e urgenti. Si può anche dissentire, perché è il sale della democrazia, ma va fatto su basi veritiere. Così invece – prosegue – non solo si finisce per delegittimare giovani medici, che lo sono a tutti gli effetti perché hanno alle spalle un percorso di anni di studio, una laurea in medicina e chirurgia e un’abilitazione a esercitare, ma si rischia anche di innescare dubbi nella popolazione. Assicuro ogni cittadino veneto – dice ancora l’Assessore – che l’assistenza fornita da questi giovani e volonterosi professionisti sarà la migliore, anche grazie alla figura del tutor, che tutti avranno”.

“Mi auguro – conclude – che, se si deve discutere, lo si faccia su basi di verità ma soprattutto che, in un momento così difficile, si sappia fare squadra per il bene della gente”.