Giovanni Bazoli tranquillo dopo rinvio a giudizio per il caso UBI. Oggi assemblea di Intesa Sanpaolo: gli esiti

453

In contemporanea con la celebrazione delle assemblee odierne degli azionisti di Intesa Sanpaolo, il gup di Bergamo ha disposto il rinvio a giudizio per il banchiere Giovanni Bazoli, l’amministratore delegato di Ubi Victor Massiah e per gli altri 29 imputati (compresa la banca come persona giuridica) per la vicenda Ubi. Il Prof. Giovanni Bazoli, lo rende noto Intesa Sanpaolo di cui è presidente emerito, ha dichiarato al riguardo: “Prendo atto della decisione, che era prevedibile in considerazione dei limiti propri dell’Udienza Preliminare. Il dibattimento sarà certamente la sede più adeguata per accertare che l’intero impegno da me dedicato alla nascita e all’avvio di UBI è stato improntato alla massima correttezza e trasparenza“. Di seguito la nota di Intesa Sanpaolo sull’assemblea odierma

Torino, Milano, 27 aprile 2018 – Si sono riunite oggi l’Assemblea degli azionisti titolari di azioni ordinarie e l’Assemblea speciale degli azionisti di risparmio. L’Assemblea degli azionisti titolari di azioni ordinarie ha deliberato quanto segue.
Parte ordinaria
Primo punto all’ordine del giorno: Bilancio 2017 a) Approvazione del bilancio d’esercizio 2017 della Capogruppo b) Destinazione dell’utile dell’esercizio e distribuzione agli azionisti del dividendo nonché di parte della Riserva sovrapprezzo. L’Assemblea ha approvato il bilancio d’esercizio 2017 della Capogruppo. L’Assemblea ha altresì approvato la distribuzione agli azionisti di 1.353.639.567,85 euro come dividendi a valere sull’utile d’esercizio (corrispondenti a 8 centesimi per ciascuna delle n. 15.859.786.585 azioni ordinarie e a 9,1 centesimi per ciascuna delle n. 932.490.561 azioni di risparmio) e di 2.065.450.088,96 euro come assegnazione di riserve a valere sulla Riserva sovrapprezzo (corrispondenti a 12,3 centesimi per ciascuna azione, ordinaria e di risparmio) per un totale monte dividendi pari a 3.419.089.656,81 euro. La suddetta assegnazione di riserve sarà soggetta allo stesso regime fiscale della distribuzione di dividendi. Verrà peraltro girata a riserva straordinaria la quota dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si trovasse eventualmente in possesso alla record date. La distribuzione avrà luogo a partire dal giorno 23 maggio 2018 (con stacco cedole il 21 maggio e record date il 22 maggio). Rapportando il dividendo unitario al prezzo dell’azione registrato oggi, risulta un rendimento (dividend yield) pari al 6,4% per l’azione ordinaria e al 6,5% per l’azione di risparmio.

Secondo punto all’ordine del giorno: Aumento del compenso della Società di Revisione per l’incarico di revisione legale dei conti. L’Assemblea ha approvato la proposta relativa all’aggiornamento delle condizioni economiche attualmente previste dall’incarico di revisione legale conferito a KPMG S.p.A., per un aumento – per ciascuno degli esercizi 2017-2020 – pari a 140.000 euro, a seguito delle maggiori attività derivanti dall’entrata in vigore del D. Lgs. n. 135/2016 e del Regolamento UE n. 537/2014.

Terzo punto all’ordine del giorno: Remunerazioni e azioni proprie.
Politiche di remunerazione 2018 relative ai dipendenti e ai collaboratori non legati da rapporti di lavoro subordinato nonché a particolari categorie disciplinate dal rapporto di agenzia. L’Assemblea ha approvato le politiche di remunerazione per il 2018, come descritte nella Relazione sulle Remunerazioni, Sezione I, 4 “La politica di remunerazione relativa ai dipendenti e ai collaboratori non legati da rapporti di lavoro subordinato” e Sezione I, 5 “La politica di remunerazione per particolari categorie disciplinate dal rapporto di agenzia” e ha espresso il proprio voto favorevole in merito alle procedure utilizzate per l’adozione e l’attuazione delle politiche di remunerazione, come descritte nella Relazione sulle Remunerazioni, Sezione I, 1 “Le procedure di adozione e di attuazione delle politiche di remunerazione”.
Conferma dell’innalzamento dell’incidenza della remunerazione variabile sulla remunerazione fissa a beneficio di tutti i Risk Taker non appartenenti alle Funzioni Aziendali di Controllo. L’Assemblea ha approvato la proposta di conferma dell’innalzamento dell’incidenza della remunerazione variabile sulla remunerazione fissa da 1:1 a 2:1 della popolazione identificata come Risk Taker non appartenente alle Funzioni Aziendali di Controllo.
Approvazione del Sistema di Incentivazione Annuale 2017 basato su strumenti finanziari. L’Assemblea ha approvato il Sistema di Incentivazione relativo all’esercizio 2017, destinato ai Risk Taker che maturino un premio superiore alla c.d. “soglia di materialità” e a coloro i quali, tra Manager o Professional non Risk Taker, maturino “bonus rilevanti”. Il Sistema prevede l’assegnazione gratuita di azioni ordinarie Intesa Sanpaolo da acquistare sul mercato.
Autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie a servizio del Sistema di Incentivazione Annuale 2017. L’Assemblea ha approvato la proposta di autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie in base alla quale:
verrà effettuato l’acquisto, anche in più tranches, di azioni ordinarie fino ad un numero massimo e ad una percentuale massima del capitale sociale di Intesa Sanpaolo determinato dividendo l’importo omnicomprensivo di 40.000.000 euro circa per il prezzo ufficiale registrato dalla stessa azione in data odierna; poiché il prezzo ufficiale dell’azione ordinaria Intesa Sanpaolo in data odierna è risultato pari a 3,153 euro, il numero massimo delle azioni da acquistare sul mercato per soddisfare il fabbisogno complessivo del sistema di incentivazione dell’intero Gruppo Intesa Sanpaolo è di 12.686.330, pari a circa lo 0,08% del capitale sociale ordinario e dell’intero capitale sociale (ordinario e di risparmio);
le operazioni di acquisto delle azioni verranno effettuate in osservanza delle disposizioni di cui agli artt. 2357 e seguenti del codice civile nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio regolarmente approvato. Ai sensi dell’art. 132 del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 e dell’art. 144-bis del Regolamento Emittenti e successive modifiche, gli acquisti saranno effettuati sui mercati regolamentati secondo le modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi, nel pieno rispetto della normativa sulla parità degli azionisti, delle misure di prevenzione degli abusi di mercato e delle relative prassi di mercato ammesse dalla CONSOB; entro la data di avvio del piano di acquisto a livello di Gruppo, che verrà resa nota nei termini previsti dalla normativa, le società controllate completeranno l’iter di richiesta di autorizzazione analoga a quella della Capogruppo, rivolta alle relative assemblee ovvero ai relativi competenti organi deliberanti in materia;
secondo l’autorizzazione assembleare odierna – che ha efficacia per un periodo massimo di 18 mesi – l’acquisto potrà avvenire ad un prezzo, al netto degli ordinari oneri accessori di acquisto, individuato di volta in volta, entro un minimo e un massimo determinabili secondo i seguenti criteri: il corrispettivo minimo di acquisto non dovrà essere inferiore al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente ogni singola operazione di acquisto, diminuito del 10%; il corrispettivo massimo di acquisto non dovrà essere superiore al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente ogni singola operazione di acquisto, aumentato del 10%; in ogni caso, il prezzo non potrà essere superiore al più elevato tra quello dell’ultima operazione indipendente e quello corrente dell’offerta in acquisto indipendente più elevata nel mercato è stata autorizzata, ai sensi dell’art. 2357-ter del codice civile, l’alienazione sul mercato regolamentato delle azioni proprie ordinarie eventualmente eccedenti il fabbisogno del Sistema di Incentivazione con le medesime modalità previste per gli acquisti e a un prezzo non inferiore al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente ogni singola operazione diminuito del 10%, ovvero la loro conservazione a servizio di eventuali futuri piani di incentivazione e/o eventuali compensi riconosciuti in occasione della cessazione anticipata del rapporto di lavoro (c.d. Severance).
Approvazione del Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2021 POP (Performance call Option) destinato al Top Management, ai Risk Taker e ai Manager Strategici. L’Assemblea ha approvato il Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018- 2021 POP (Performance call Option) destinato al Top Management, Risk Taker e Manager Strategici, del perimetro italiano del Gruppo.
Approvazione del Piano di Incentivazione a Lungo Termine LECOIP 2.0 2018-2021 destinato alla generalità dei dipendenti non destinatari del Piano POP. L’Assemblea ha approvato il piano basato su strumenti finanziari denominato Leveraged Employee Co- Investment Plan – LECOIP 2.0, destinato alla generalità dei dipendenti, ivi intendendo i Professional e il Management del perimetro italiano del Gruppo, con l’eccezione del Top Management, dei Risk Taker e dei Manager Strategici destinatari del Piano POP.

Parte straordinaria

Primo punto all’ordine del giorno: Conversione obbligatoria delle azioni di risparmio in azioni ordinarie e contestuale eliminazione in Statuto dell’indicazione del valore nominale unitario delle azioni di Intesa Sanpaolo. Modifica degli articoli 5 e 29 ed eliminazione dell’articolo 30 dello Statuto sociale. Deliberazioni inerenti e conseguenti. L’Assemblea ha:
approvato la conversione obbligatoria delle azioni di risparmio esistenti – previo annullamento da parte di un intermediario autorizzato di n. 61 azioni di risparmio, con riduzione di tali azioni a n. 932.490.500 – in n. 969.790.120 azioni ordinarie della Società di nuova emissione, con godimento regolare e aventi le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie esistenti alla data di conversione, in ragione di un rapporto di conversione pari a n. 1,04 azioni ordinarie per ciascuna azione di risparmio convertita con contestuale eliminazione dell’indicazione del valore nominale unitario di tutte le azioni di Intesa Sanpaolo S.p.A. in circolazione alla data di efficacia, ai sensi degli artt. 2328 e 2346 codice civile, per modo che il capitale sociale rimanga invariato e sia diviso in sole azioni ordinarie;
stabilito che la conversione obbligatoria delle azioni di risparmio ai sensi del precedente punto (e dunque anche l’efficacia dei recessi eventualmente esercitati dagli azionisti di risparmio aventi diritto e dell’annullamento delle n. 61 azioni di risparmio) abbia luogo a condizione che:
la conversione obbligatoria venga approvata, unitamente alle relative modifiche allo Statuto, ai sensi dell’art. 146, comma 1, lett. b), del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, da parte dell’assemblea speciale degli azionisti di risparmio;
siano rilasciate le autorizzazioni da parte della Banca Centrale Europea, ai sensi delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti, per le modifiche dello statuto, per l’inclusione nel CET 1 delle azioni ordinarie emesse nell’ambito della conversione e per l’eventuale acquisto di azioni proprie della Società al termine della procedura di liquidazione dei soci recedenti; e l’importo da riconoscere a coloro che abbiano esercitato il diritto di recesso non ecceda l’ammontare di 400 milioni di euro al termine del periodo previsto per l’offerta in opzione e prelazione ai soci di Intesa Sanpaolo delle azioni degli azionisti di risparmio recedenti ai sensi dell’art. 2437-quater, commi 1 e 2 del codice civile;
approvato la modifica degli Articoli 5, limitatamente al paragrafo 5.1, e 29 dello Statuto della Società;
conferito al Consiglio di Amministrazione e per esso al Presidente del Consiglio di Amministrazione e al Consigliere Delegato, in via disgiunta tra loro e con piena facoltà di sub-delega, ogni e più ampio potere per porre in essere tutto quanto occorra per la completa esecuzione delle deliberazioni di cui sopra, incluso, a titolo esemplificativo ma non esaustivo: (i) definire le ulteriori condizioni e modalità della Conversione Obbligatoria, incluso, tra l’altro, la data di efficacia della stessa, concordandola con Borsa Italiana S.p.A., che dovrà essere successiva allo stacco del dividendo riferibile al bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017; (ii) definire termini e modalità della procedura relativa all’esercizio del diritto di recesso cui sono legittimati gli azionisti di risparmio ai sensi dell’art. 2437, comma 1, lett. g) del codice civile; (iii) perfezionare il procedimento di liquidazione delle azioni di risparmio oggetto di recesso, anche acquistando se necessario tali azioni utilizzando le riserve disponibili; e (iv) compiere ogni altra formalità ed adempimento sia in relazione al numero complessivo delle azioni in circolazione alla data di efficacia sia al fine di ottenere le necessarie autorizzazioni per le delibere di cui sopra e, in generale, ogni altra autorizzazione per l’integrale esecuzione delle delibere, unitamente a ogni necessario potere, nessuno escluso o eccettuato, incluso il potere di adempiere a quanto eventualmente richiesto dalle competenti Autorità di Vigilanza nonché procedere con il deposito e l’iscrizione presso il Registro Imprese dello Statuto sociale aggiornato con le modifiche statutarie approvate;
autorizzato il Consiglio di Amministrazione ad alienare le azioni proprie eventualmente acquistate conseguentemente all’esercizio del diritto di recesso, all’esito del processo di liquidazione ai sensi dell’art. 2437-quater del codice civile, senza alcun limite, ad un corrispettivo che non potrà essere inferiore al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di borsa del giorno precedente ogni singola operazione di alienazione diminuito del 10%, specificando che le operazioni potranno essere eseguite sul mercato o fuori dal mercato, spot e/o forward.

Secondo punto all’ordine del giorno: Delega al Consiglio di Amministrazione ad aumentare il capitale sociale ai sensi dell’art. 2443 nonché dell’art. 2349, comma 1, e dell’art. 2441, comma 8, del codice civile, funzionale all’attuazione del Piano di Incentivazione a Lungo Termine LECOIP 2.0 2018-2021 basato su strumenti finanziari, di cui al precedente punto 3f) della parte ordinaria, con conseguente modifica dell’Articolo 5 (Capitale Sociale) dello Statuto.
L’Assemblea ha attribuito una delega ai sensi dell’art. 2443 del codice civile al Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo a:
aumentare gratuitamente il capitale sociale anche in più tranches entro il 27 ottobre 2019, ai sensi dell’art. 2349, comma 1, del codice civile, per un importo massimo di 400.000.000 di euro (inclusivo del sovrapprezzo) con emissione di massime numero 170.000.000 azioni ordinarie Intesa Sanpaolo;
aumentare il capitale sociale a pagamento – in via scindibile, in una o più volte, entro il 27 ottobre 2019 – per un importo massimo, inclusivo del sovrapprezzo ed al netto di uno sconto di emissione, di 1.200.000.000 di euro, con esclusione del diritto di opzione a favore dei dipendenti del Gruppo Intesa Sanpaolo ai sensi dell’art. 2441, ottavo comma, del codice civile, con emissione di massime numero 555.000.000 azioni ordinarie Intesa Sanpaolo. Il prezzo di emissione incorpora uno sconto rispetto al valore di mercato delle azioni ordinarie di Intesa Sanpaolo, calcolato come la media dei prezzi osservati nei 30 giorni precedenti alla data di emissione.
La definizione del numero massimo di azioni ordinarie da emettere dipenderà dal prezzo di emissione, che verrà determinato dal Consiglio di Amministrazione. Assumendo l’integrale adesione al Piano Professional e al Piano Manager, i due aumenti di capitale determinerebbero un effetto diluitivo sul capitale sociale ordinario di Intesa Sanpaolo del 3,5% assumendo un prezzo di 3 euro e del 4,4% assumendo l’ipotesi di emissione del numero massimo di azioni oggetto di delibera assembleare in uno scenario di stress a un prezzo di 2,4 euro. Assumendo altresì l’avvenuta conversione integrale delle azioni di risparmio in azioni ordinarie, tale effetto diluitivo sarebbe pari a circa il 4,1% del capitale sociale totale post-conversione delle azioni di risparmio.
Per le modifiche statutarie approvate dall’Assemblea è già stato rilasciato dalla Banca Centrale Europea l’accertamento di cui all’art. 56 del D. Lgs. 385/1993, necessario per dare corso al procedimento per l’iscrizione nel registro delle imprese.

L’Assemblea speciale degli azionisti di risparmio, riunitasi successivamente all’Assemblea degli azionisti titolari di azioni ordinarie, ha deliberato in merito all’unico punto all’ordine del giorno, ai sensi dell’art. 146, comma 1, lett. b) del D. Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998, e ha approvato, per quanto di propria competenza, la delibera assunta nella parte straordinaria, primo punto all’ordine del giorno, dall’Assemblea degli azionisti titolari di azioni ordinarie, sopra riportata.