Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e stima al giornalista e direttore di VicenzaPiù Giovanni Coviello colpito duramente da una sentenza che appare ingiusta. La giustizia dovrebbe dirigersi verso coloro che hanno creato dolo a migliaia di risparmiatori inermi e non verso chi ha avuto il coraggio di scavare, di fare inchiesta, di scrivere e di pubblicare un dossier sul crac della Banca Popolare di Vicenza (e su fatti connessi come la gestione della Fondazione Roi, cfr. il libro “Roi. La Fondazione demolita” che tratta di altre “ferite” subite a causa delle gestione Zonin, ndr); e quindi di far uscire allo scoperto una delle più scandalose truffe dell’epoca da parte di poteri forti e di chi si riteneva potente.
E invece che fa la giustizia? Colpisce Coviello “Robin Hood”, chi denuncia cioè, e allunga i tempi per la condanna degli sceriffi, lasciando che i loro ex compagni e i loro imperi, le banche o la banca nel caso, non risarcisca i soci risparmiatori e faccia cassa sui correntisti assorbiti. Questa signori non è giustizia, è una delle tante facce della mafia.
Irene Rui
Presidente del Comitato Vicentino NO Ecomafie
