L’assessore del Comune di Vicenza Silvio Giovine, già finito nella bufera poco prima dello scoppio del Coronavirus per aver modificato la dichiarazione antifascista nella richiesta di occupazione del suolo pubblico, ora viene sbertucciato sul quotidiano nazionale del 10 aprile dal giornalista de laRepubblica Paolo Berizzi, conosciuto soprattutto per le sue inchieste sul neofascismo.
In seguito alle minacce e intimidazioni ricevute Berizzi vive sotto scorta dal febbraio 2019, ma di recente ha pubblicato un altro libro intitolato “L’educazione di un fascista” che avrebbe dovuto presentare proprio oggi alla libreria Galla.
L’incontro è stato annullato a causa della pandemia, ma il giornalista ha trovato modo di lanciare lo stesso un pensiero per la città berica dalla sua rubrica quotidiana “Pietre” citando anche l’assessore Elena Donazzan, “madrina” politica di Giovine.
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