Il convegno “7 marzo 1426. Una storia che continua”, Rucco e padre Faccioli: apre il giubileo di Monte Berico

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"Un giubileo per la rinascita, Monte Berico 2026", Francesco Rucco e padre Gino Alberto Faccioli

Lo scorso 3 marzo l’amministrazione comunale ha annunciato la decisione di dar luogo al progetto “Un giubileo per la rinascita. Monte Berico 2026″, iniziativa di promozione del rapporto tra la città di Vicenza e il santuario mariano che culminerà con le celebrazioni del 7 marzo 2026, VI centenario della fausta data del 7 marzo 1426, quando per la prima volta, secondo la tradizione, la Vergine apparve a Vincenza Pasini.

“Quella Signora e Regina gloriosa […] la incaricò di comunicare e di raccomandare al popolo vicentino, perché faccia costruire in quel luogo una chiesa ad onore del suo nome, se voleva ricuperare la salute”, si racconta nel Processus, atto notarile redatto nel 1430-1431 dal notaio Giovanni da Porto, con l’intenzione di raccogliere testimonianze di chi ricevette una grazia recandosi nel sacello mariano, eretto nel 1428 a Monte Berico. Questo invito “a ricuperare la salute” di tutta la città di Vicenza, anche se non immediatamente, venne ascoltato e accolto, con un impatto importante e duraturo sul territorio.

Il progetto Un giubileo per la rinascita si apre con il convegno “7 marzo 1426. Una storia che continua, promosso dal Comune di Vicenza e dall’Ordine dei Servi di Maria con il patrocinio della Regione del Veneto e della Provincia di Vicenza e il sostegno del Bcc Verona e Vicenza e del ristorante Ai Sette Santi.

L’incontro si terrà all’Auditorium del Polo infermieristico di viale Cialdini 2 (di fronte al santuario) mercoledì 6 aprile alle 15.

“In vista del VI centenario dell’apparizione mariana – dichiara il sindaco Francesco Rucco– questo è il primo degli eventi con i quali rilanciamo lo storico rapporto tra la città e il santuario. Accanto alle iniziative culturali, religiose e turistiche che proporremmo da qui al 2026, l’amministrazioneha programmato anche importanti interventi di riqualificazioneper valorizzare l’accessibilità a un complesso che è insieme meta di pellegrinaggio e straordinario sito monumentale e naturalistico”.

“Il convegno – ricorda padre Gino Alberto Faccioli – punta a far comprendere la portata storica dell’evento “mariofanico” che ha saputo generare speranza in un popolo segnato da pestilenza e carestia. A capire come quel santuario inizialmente piccolo, costruito con grande slancio sopra uno sperone di roccia, sul disegno tracciato secondo la tradizione dalla Vergine stessa, abbia potuto diventare il complesso che conosciamo oggi, a conferma della promessa mariana che “quel posto sarebbe diventato entro breve tempo molto famoso per la chiesa, per il culto divino, per il grandissimo concorso delle persone e la singolare sacralità del luogo stesso» (cfr. Processus). Sacralità raggiunta, come dimostra il nome con cui in seguito il santuario verrà ricordato dalle persone che vi si recano: “vado al Monte”, o che vi si sono recate: “sono stato al Monte”. Il santuario, del resto, ha lasciato una profonda impronta sulla storia della città non solo dal punto di vista spirituale ed economico, ma anche sul piano urbanistico, con la realizzazione nel Settecento dell’ambizioso progetto dei Portici, ideato da Francesco Muttoni. Il cantiere venne inaugurato il 7 marzo 1746 dimostra, rimembrando così quell’antica primavera i cui riflessi risplendono ancora nello straordinario patrimonio culturale custodito sul colle, la cui valorizzazione sarà uno degli obiettivi principali delle iniziative promosse in occasione di Un giubileo per la rinascita.

Il convegno prevede un dialogo a più voci, aperto a tutta la cittadinanza, con un invito particolare ai docenti di scuole di ogni ordine e grado e alle guide turistiche.

Incentrato sul tema del santuario e della sua storia plurisecolare, segnata da una grande devozione grazie a cui Monte Berico divenne una meta di pellegrinaggi, avrà come ospite Franco Cardini, uno dei maggiori specialisti internazionali in materia di pellegrinaggi. Seguiranno gli interventi di padre Gino Alberto Faccioli, mariologo e presidente del comitato scientifico di Un giubileo per la rinascita, che indagherà il fenomeno delle apparizioni, mentre Agata Keran, storica dell’arte e curatrice del museo di Monte Berico, dedicherà il suo approfondimento al corpus iconografico ispirato al racconto delle origini del santuario, con al centro la figura di “Donna Vicenza”. A concludere i lavori sarà Giuseppe Barbieri, direttore di Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali Università Ca’ Foscari di Venezia, con una riflessione sui Portici e la loro funzione urbanistica.

Il convegno è valido come corso di formazione per gli insegnanti di ogni ordine e grado
L’ingresso è libero, con iscrizione alla email ga.faccioli@gmail.com

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Fonti: Il convegno “7 marzo 1426. Una storia che continua apre” il giubileo di Monte Berico , Comune di Vicenza