“È quanto mai triste e di assoluta gravità che nell’Italia del 2023 si debba riconoscere come le leggi non siano sufficienti ad arginare la violenza contro le donne.”.
Il Presidente di IPAB per i Minori, Gianpietro Santinon, interviene sul tema del femminicidio, ricordando l’ultima vittima di una violenza cieca e ingiustificabile.
“Le leggi ci sono, le pene sono aggravate, il codice rosso è vigente e collaudato; ma non basta. Ed è appunto triste riconoscere come la civiltà del diritto non basti perché siamo di fronte ad una violenza atavica, frutto dell’incapacità di relazionarsi tra pari, tra esseri umani, tra uomo e donna. Una violenza che, proprio tra uomo e donna, appare ancora più insensata -se mai una qualunque violenza avesse un senso- perché offende e distrugge quel sentimento d’amore che, in molti casi, ha legato o lega due persone.
Siamo di fronte alla necessità di tutelare la vita: se le leggi e le pene non bastano -prosegue il Presidente Santinon- occorre veramente agire sull’educazione. Ecco la mia tristezza nel dover riconoscere ciò, nel 2023 e in un Paese che non dovrebbe neppure aver bisogno di discutere di certe cose. Perché dovrebbe essere ovvio a qualsiasi uomo che il NO è sempre NO e che la vita di una donna, della propria moglie, compagna, amica che sia, va rispettata. Ben venga ogni azione nelle scuole perché la situazione non appare arginabile diversamente. Ma non dimentichiamo che è la famiglia, è NELLA famiglia che deve esservi l’educazione ai valori più profondi, quali il rispetto per la vita, quali il rispetto verso ogni donna.
IPAB per i Minori di Vicenza aderisce convintamente alla fiaccolata promossa per la serata di mercoledì 22 novembre prossimo. E lo fa cosciente di come la violenza contro una donna sia molto spesso violenza anche contro un minore, che perde la madre o la stabilità del nucleo famigliare.”.
Commissione Pari Opportunità Provincia Vicenza: Per Giulia
Giulia era una giovane ragazza, una studentessa, una figlia, una sorella. E’ stata brutalmente uccisa e gettata in un dirupo da chi l’avrebbe dovuta amare, il fidanzato, suo giovane carnefice.
Ennesimo femminicidio che insanguina la nostra società.
Il femminicidio è una violazione dei diritti umani come sancisce la Convenzione di Istanbul del 2011, che dal primo ottobre 2023 è diventata vincolante in tutti i Paesi Ue.
La Commissione Pari Opportunità della Provincia di Vicenza ritiene che tutte le istituzioni debbano impegnarsi ulteriormente: il numero dei femminicidi è sempre molto alto. E’ ormai improcrastinabile l’intervento nei modelli educativi.
La violenza si accompagna alla considerazione della donna come inferiore nella vita privata come nella pubblica, nella politica come nel mondo del lavoro.
La violenza fisica che spesso porta alla morte delle donne è la punta di un iceberg costituito da molto altro: rimangono difficili da sconfiggere le molestie sessuali, gli stupri e le discriminazioni nei confronti delle donne.
Finché la politica relegherà la donna in secondo piano,
finché la maternità non sarà considerata un valore ma un ostacolo,
finché una donna verrà retribuita meno di un uomo, solo perché donna,
finché le istanze delle donne non verranno ascoltate
non ci potrà essere cambiamento.
Dobbiamo ricostruire una società dove il rispetto sia un valore irrinunciabile, dove la donna non sia più percepita come persona che “vale meno”, ma sia pari all’uomo.
Solo così porremo fine a tutto questo.
Riposa in pace dottoressa Giulia,
che il tuo sacrificio non sia vano, ma sia un monito affinché tutti si adoperino per una società finalmente libera da questi crimini.