“Vicenza dia vita ad un albo comunale aperto ai giovani vicentini e non solo che desiderano trasformare il coinvolgimento emotivo per il Femminicidio di Giulia Cecchettin in impegno volontario e sociale attivo per questa causa“.
Questa la proposta avanzata da Jacopo Maltauro, capogruppo della Lega nel Consiglio Comunale di Vicenza, a seguito del grave fatto di cronaca avvenuto in Veneto ma che ha scosso la coscienza di tutta Italia.
“Creare un albo ad hoc dedicato ai giovani che vogliono mettersi a disposizione per vincere insieme questa battaglia culturale significherebbe dare un risvolto costruttivo a ciò che stiamo assistendo in questi giorni”, ha aggiunto il giovane consigliere vicentino.
Secondo Jacopo Maltauro i giovani così raggruppati nell’albo dovrebbero occuparsi, ad esempio, di supportare i centri anti violenza e le associazioni impegnate in materia di violenza di genere. Potrebbero quindi occuparsi di attività per le quali non è richiesta particolare formazione, di iniziative di sensibilizzazione, di campagne informative ed eventi culturali sul territorio. Il tutto con il supporto delle istituzioni locali e sfruttando, dove ce ne fosse bisogno, spazi pubblici.
L’idea avanzata dal consigliere leghista di Vicenza nasce dallo sgomento che ha pervaso gran parte della società italiana, giovani in particolare, a seguito dell’uccisione di Giulia Cecchettin per mano di un altro giovane, Filippo Turetta, suo ex fidanzato (leggi qui).
Inoltre, per Maltauro è tempo di “andare oltre alle sacrosante commemorazioni per le strade”. Poi, si rivolge direttamente all’attuale governo di Vicenza: “Un appello che faccio, da giovane, all’amministrazione comunale e al sindaco Giacomo Possamai, chiedendo il supporto e la coralità anche dei colleghi di maggioranza e di opposizione, giovani e meno giovani, con l’obbiettivo di dimostrare che su questioni come queste non c’è destra o sinistra, c’è la maturità e la volontà corale della politica cittadina di agire insieme nel segno della cooperazione istituzionale e della coscienza comune”, conclude Jacopo Maltauro.