Giunta Rucco vorrebbe un altro nome per Parco della Pace, Asproso (Coalizione Civica): “spieghi perché ai cittadini”

Il consigliere di opposizione poi aggiunge ironicamente: "cambieranno nome anche a Viale della Pace?"

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Il Parco della Pace potrebbe cambiare nome. Secondo quanto riporta Il Giornale di Vicenza, la maggioranza di centrodestra considera ideologico il nome, scelto appositamente per compensare la presenza di due base militari americane sul territorio vicentino, e vorrebbe un altro nome legato alla storia della città. Il consigliere comunale di opposizione di Vicenza Ciro Asproso (Coalizione Civica) ha presentato a tal proposito una domanda d’attualità. “Quando la passata amministrazione stabilì di conferire il nome di “Parco della Pace” a quella porzione di territorio, molti attivisti “No Dal Molin” furono contrariati (e io tra questi), poiché pareva evidente il tentativo di “normalizzare” una situazione che di normale aveva ben poco e che, in qualche misura, si volesse mettere la parola “FINE” ad una stagione di lotte civili e di grande mobilitazione popolare – afferma Asproso in una nota -.
Pur tuttavia, col passare degli anni quel nome ci è divenuto familiare e, sebbene in mancanza di una intitolazione ufficiale, l’area è ormai identificata da tutti come il Parco della Pace. Peraltro, è interessante valutare la definizione tecnica di ciò che significa un “Parco della Pace”: esso identifica un territorio transfrontaliero che incoraggia il turismo, lo sviluppo economico e la pacificazione tra confinanti. Ora, pur tralasciando la banale considerazione che proprio al centrodestra vicentino va ascritta la primaria responsabilità per il danno arrecato al nostro territorio – con la costruzione della base americana -, mi chiedo quanto sia irresponsabile assumere un simile atteggiamento provocatorio. Oltretutto, nella piena consapevolezza che il cambio del nome porterebbe inevitabilmente ad una stagione di scontri e contrapposizioni di cui ben pochi sentono il bisogno.
Asproso quindi chiede alla giunta Rucco “di motivare, in forma scritta, le ragioni per cui il termine “PACE” avrebbe assunto ai giorni nostri un significato ideologico e divisivo, in modo da renderne edotta la cittadinanza. Se, coerentemente con questa particolare idiosincrasia della destra, nei confronti della parola PACE, si intenda sostituire l’intitolazione di “Viale della Pace” con altro nome che abbia maggiore attinenza con questa città”.