Giuseppe Gibboni, violinista premiato ma trascurato. Meritocrazia Italia: esaltazione merito solo strumento per raccolta consenso mediatico?

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Giuseppe Gibboni, dopo 24 anni riporta in Italia il Premio Paganini
Giuseppe Gibboni, dopo 24 anni riporta in Italia il Premio Paganini

Un anno di vanto nazionale. Un anno di successi. Dopo il trionfo italiano all’Eurovision Song Contest, dopo le medaglie conquistate alle Olimpiadi e alla Paralimpiadi di Tokyo2020, dopo la vittoria degli europei di calcio, di pallavolo maschile e femminile e di football americano, dopo il Premio Nobel per la Fisica, e i tantissimi altri traguardi segnati a livello internazionale, è la volta dei grandi Concorsi internazionali musicali – afferma nel comunicato che pubblichiamo Walter Mauriello, presidente di di  Meritocrazia Italia (qui le altre note su ViPiù.it dell’associazione, ndr).

Walter Mauriello, presidente di Meritocrazia Italia
Walter Mauriello, presidente di Meritocrazia Italia

Poco rumore ha fatto il recente riconoscimento del talento di Giuseppe Gibboni, che, a soli 20 anni, è risultato il migliore tra i 102 concorrenti in gara provenienti da tutto il mondo per il premio Paganini. Dopo 24 anni e per la terza volta nella storia l’Italia torna a distinguersi anche in questo campo. La notizia non ha colorato le prime pagine dei giornali. Nessuna eco mediatica. Nessuna cerimonia celebrativa dinanzi alle Istituzioni.

Sembra che la ribalta spetti soltanto a ciò che è nazionalpopolare, che consente di catturare facilmente l’attenzione delle masse e di raccogliere larga audience. Accade spesso che l’esaltazione del Merito sia asservita a interessi diversi da quelli della promozione di modelli virtuosi.

Meritocrazia Italia, nel congratularsi con tutti coloro che restituiscono lustro a un’identità nazionale fatta di sacrificio, studio e dedizione, invoca un ritorno alla trasparenza e alla completezza comunicativa, all’onestà del pensiero e a una stampa rivolta non ad assecondare le tendenze del momento ma a farsi promotrice della Cultura del Merito, per riportare luce nel buio del disfattismo e della disillusione e per diffondere la consapevolezza del potere dell’impegno individuale.

Meritocrazia Italia

Il Presidente Walter Mauriello