Inaugurata questa mattina a palazzo Ferro Fini la mostra “Le Ville venete – Giuseppe Mazzotti, una vita per la tutela del Paesaggio” promossa dalla Fondazione Mazzotti in collaborazione con la Regione del Veneto-Villa Contarini e la Provincia di Treviso.
Il presidente dell’assemblea legislativa veneta Roberto Ciambetti ha rimarcato nel suo saluto come questa iniziativa sia un “omaggio sincero che il Consiglio regionale dedicata a questa straordinaria figura di intellettuale poliedrico. Tutti sappiamo quanto siamo debitori di Giuseppe Mazzotti grazie al quale nel 1952 si pose con forza e fondati motivi all’attenzione dell’opinione pubblica mondiale il nodo della salvaguardia di un patrimonio che supera le 4 mila ville, una eredità culturale che, oggi diremmo mutando il tutolo di un’altra bella mostra, spazia da Petrarca a Carlo Scarpa.
Mazzotti svelò agli stessi veneti un fenomeno di dimensioni imponenti che non ha riscontro al mondo e che contribuisce in modo determinante alla costruzione dell’identità culturale del nostro territorio: oggi la villa è vista essenzialmente come un fatto artistico, ma per secoli è stata un elemento chiave nella organizzazione politica, economica e territoriale dello Stato veneziano, momento determinante non solo nell’antropizzazione del territorio, ma anche nella definizione del paesaggio e dell’identità veneta”.
Dopo il presidente Ciambetti ha preso la parola il presidente della Fondazione dedicata a Giuseppe Mazzotti, il dottor Marco Tognon e l’assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari, che hanno ribadito il ruolo dell’intellettuale trevigiano. Alla cerimonia è stata presente anche Anna Mazzotti, “instancabile animatrice della Fondazione intitolata a sua padre” come ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale che ha ringraziato e non solo per la presenza anche la contessa Isabella Collalto de Croÿ presidente dell’Associazione per le Ville Venete “che ha dato un nuovo impulso a questa associazione – ha spiegato Ciambetti – per la valorizzazione del territorio, dl paesaggio e del patrimonio culturale a lungo auspicata da Giuseppe Mazzotti”.
La mostra è aperta al pubblico sino al 19 luglio dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 17 (sabato e domenica chiusi).