Giustizia per Giulio Regeni e per Davide Giri per Jacopo Maltauro, Damiano Marcotti e Massimiliano Zambotto (Siamo Futuro Vicenza)

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Davide Giri
Davide Giri

Ricorre oggi (25/1) il sesto anniversario dalla scomparsa del ricercatore italiano Giulio Regeni, rapito il 25 gennaio 2016 al Cairo e ritrovato morto, dopo essere stato barbaramente torturato, il 3 febbraio dello stesso anno lungo il ciglio di una strada in Egitto – scrive Siamo Futuro Vicenza nell’appello che pubblichiamo per Giulio Regeni e Davide Giri. In tale frangente, ieri (24/1) il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il Ministro della Giustizia Marta Cartabia hanno incontrato i genitori di Regeni, Paola e Claudio, assieme al loro avvocato, Alessandra Ballerini.

Giulio Regeni
Giulio Regeni

Il 10 gennaio infatti a seguito delle richieste del Gup di Roma che aveva invocato l’intervento del governo, la famiglia Regeni aveva a sua volta chiesto all’ Esecutivo di prendere una posizione netta sulla vicenda, posizione che è arrivata ieri: al centro del colloquio infatti sono state poste le possibili iniziative per dare seguito, nel modo più efficace, all’ordinanza del Gup di Roma. Dunque tutti non possiamo che essere soddisfatti della disponibilità mostrata dal Governo nelle persone del Presidente e della Guardasigilli, la quale in particolar modo si è addirittura resa disponibile ad andare in Egitto per salvare il processo.

Noi di Sìamo Futuro ci chiediamo però perché questa disponibilità e interesse non siano stati mostrati nei confronti di un altro giovane ricercatore italiano assassinato ovvero Davide Giri. Il 2 dicembre 2021 alle 11 di sera, dopo un allenamento di calcio non lontano dal campus della prestigosa Columbia University, Giri era stato attaccato da Vincent Pinkney, un afro-americano affiliato alla gang “Everybody Killer”, che gli sferrò una pugnalata all’addome uccidendolo.

Nessun giornale ha aperto inchieste sul profilo psicologico dell’assassino che senza alcun motivo ha ucciso un ragazzo di 30 anni ben voluto da tutti: in particolare Federico Rampini in un articolo sul Corriere della Sera analizza l’ipocrisia dei giornali americani, nello specifico del New York Times, che non si sono minimamente curati della vicenda e che avrebbero invece scritto fiumi d’inchiostro se le parti fossero state invertite. Stessa cosa all’incirca è accaduta in Italia: la notizia è scivolata via velocemente su quasi tutti i giornali e telegiornali, non ci sono state manifestazioni o appelli alle istituzioni per dare effettiva giustizia a questo giovane di cui l’assassino è stato sì arrestato, ma sappiamo tutti come va la giustizia anche in America…

Con ciò Sìamo Futuro intende affermare che non ci sono morti di serie A e di serie B, perché entrambe sono due tragedie che hanno visto la vita barbaramente strappata a due giovani italiani promettenti e competenti. Ci piace pensare che lo stesso Regeni, il quale prima di Giri ha subito lo stesso tragico destino, vorrebbe lo stesso atteggiamento anche per il suo collega.

Perciò Sìamo Futuro chiede giustizia per Giulio Regeni ma anche per Davide Giri, nella speranza che sia le istituzioni, in particolare il Governo, che gli organi di comunicazione dedichino lo stesso impegno e attenzione anche a quest’ultimo ; suggeriamo inoltre che sarebbe un gesto assai nobile istituire una Giornata Nazionale per ricordare insieme tutti gli studenti e i ricercatori italiani scomparsi all’estero.

Sìamo Futuro, movimento universitario di stampo sindacale

Jacopo Maltauro
Coordinatore Siamo Futuro Vicenza
Damiano Marcotti
Vice coordinatore Siamo Futuro Vicenza
Massimiliano Zambotto

Responsabile formazione Siamo Futuro Vicenza