Le Gole del Sagittario, il canyon d’Abruzzo Oasi del WWF e musa di D’Annunzio

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Gole del Sagittario
(Foto FB: Abruzzo nel cuore)

Nei pressi di Castrovalva (che abbiamo conosciuto in questo articolo), del suo comune Anversa degli Abruzzi e di altri caratteristici borghi abruzzesi della provincia aquilana come Scanno e Villalago, si apre uno scenario di straordinaria bellezza, regalato dalle Gole del Sagittario.

Castrovalva gole
Vista di Castrovalva e delle Gole del Sagittario (Foto FB: Loredana Argenti per Paesaggi d’Abruzzo)

Il Sagittario è uno dei principali affluenti dell’Aterno-Pescara, il fiume che nasce nel massiccio dei Monti della Laga e, dopo aver attraversato tutto l’Abruzzo e raccolto le acque dei suoi numerosi affluenti, si getta nel Mare Adriatico. Prima di fondersi nel letto dell’Aterno, però, il Sagittario si prende la sua scena, disegnando uno degli scenari naturali più suggestivi d’Abruzzo. Nei suoi 21 km di corsa verso la Valle Peligna, il Sagittario si è fatto strada tra i rilievi montuosi, creando un profondo solco attraversato dalle sue acque cristalline.

Fiordaliso del Sagittario Centaurea Scannensis
IL Fiordaliso del Sagittario o Centaurea scannensis

Il canyon che il fiume ha scavato in questo suo suo tratto iniziale non è solo uno spettacolo per la vista, ma anche un ecosistema ricco e diversificato, nominato Oasi del WWF. La natura di questo luogo è straordinaria, gli insediamenti umani si limitano ad alcuni pittoreschi paesini che dominano la vallata. Nella riserva sono presenti specie floristiche endemiche, prima fra tutte il fiordaliso del Sagittario e l’efedra dei Nebrodi. Proprio a tutela di questa ricca flora e con la scopo di valorizzarla, nell’Oasi è presente un giardino botanico che ospita 380 specie di piante, di cui 45 a rischio estinzione. A impreziosire la riserva naturalistica, anche una ricca fauna: stambecchi, cervi, lupi, ma soprattutto orsi marsicani e la lepri italiche.

Il paradiso dei motociclisti – Lungo il suo corso nelle gole, il fiume è costeggiato da una strada a ridosso della parete rocciosa, che passa attraverso dei tunnel grezzi scavati nella roccia. Queste sue affascinanti caratteristiche, la vista mozzafiato e la tranquillità del luogo hanno fatto di questo percorso uno dei più amati e popolari tra i motociclisti, che attraverso questa strada giungono al lago di San Domenico, bacino artificiale creato nel 1929, nei pressi del quale si può ammirare l’omonimo eremo dove, secondo la leggenda, dimorò il benedettino San Domenico intorno all’anno 1000.

Lago di San Domenico Ponte
Le acque cristalline del Lago di San Domenico e il ponte che conduce all’Eremo (Foto: Wikimedia Commons)

“È bello il Sagittario, sai? Si rompe

e schiuma, giù per i macigni, mugghia,

tuona, trascina tronchi, tetti di capanne,

zàngole, anche le pecore e gli agnelli

che ha rapinato alla montagna. È bello,

sai?”

 

G. D’Annunzio, La Fiaccola sotto il moggio, 1905

Natura e cultura – La riserva ospita un “Parco letterario” intitolato a Gabriele D’Annunzio: nel corso dell’anno, nella suggestiva atmosfera del borgo di Anversa e dell’Oasi stessa, hanno luogo visite e programmi culturali che comprendono rappresentazioni teatrali e letture. I “Parchi Letterari” sono iniziative che mirano alla valorizzazione di alcuni luoghi nascosti, resi però immortali nelle pagine dei grandi scrittori. Nel caso di Anversa degli Abruzzi, fu proprio Gabriele D’Annunzio ad ambientare qui la sua tragedia La fiaccola sotto il moggio, consacrandola alla storia, come a saldare il debito dell’ispirazione che questo paesino, i suoi abitati e il Sagittario gli avevano regalato.