Il governo finge di aiutare di aiutare i comuni capoluogo delle città metropolitane – scrive nella nota che pubblichiamo il Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea – La realtà è che i fondi saranno stanziati in cambio di un assurdo patto che li costringerebbe ad aumentare IRPEF, ridurre personale e svendere ai privati patrimonio immobiliare.
E’ stata, infatti, inserita nella legge di bilancio approvata ieri in via definitiva anche alla Camera una norma di erogazione di contributi solo ai Comuni che firmeranno questo patto neoliberista entro il 15 febbraio.
L’Italia ha un milione di dipendenti pubblici in meno della media europea e il governo continua a spingere comuni verso privatizzazione e esternalizzazione dei servizi.
Rifondazione Comunista denuncia la gravità di questa norma che ucciderebbe definitivamente ogni autonomia finanziaria e democratica dei Comuni e si impegna a lavorare per la sua non applicazione.
I sindaci di questi comuni se non protestano vuol dire che sono complici. La cosa non ci stupisce visto che questo governo è sostenuto dai partiti che hanno portato avanti le politiche neoliberiste per più di un ventennio.
Si conferma la necessità in questo paese di creare uno schieramento di alternativa ai due poli neoliberisti.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Raffaele Tecce, responsabile enti locali
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea