La crisi di Governo innescata all’improvviso dal vacanziero Ministro degli Interni Salvini ha messo in moto un processo politico fino a qualche mese fa assolutamente impensabile.
Il nostro segretario Zingaretti ha saputo interpretare la nuova situazione con flessibilità ed ha ottenuto un atteggiamento costruttivo, responsabile ed unitario del partito nei momenti cruciali della trattativa.
Un passaggio difficile ma la politica deve sempre guardare avanti e quindi, tutte le imbarazzanti relazioni tra il Pd e il M5S devono essere lasciate alle spalle. Importa solo l’obiettivo.
Si commetterebbe però un errore imperdonabile se interpretassimo questo come un Governo contro Salvini. Certamente la spinta è nata anche dal desiderio di offrire un’ipotesi di politica opposta al sovranismo, legata ai valori occidentali e consapevole che l’Europa va cambiata ma non può essere abbandonata.
Se il Governo si desse però solo questo compito, certamente durerebbe poco e lo sforzo di superare i difficili rapporti tra Pd e M5S risulterebbe un faticoso ed inutile sforzo.
No. Dobbiamo sperare, e lavorare tutti, perché questo Governo interpreti la voglia di cambiamento e raccolga le richieste che molti cittadini hanno, soprattutto quelli emarginati, i giovani con un futuro incerto, gli “ultimi ed i penultimi” di una società che tende a lasciare indietro i diversi ed i deboli.
Dobbiamo spingere perché si faccia una “riconversione green” dell’industria, dell’agricoltura, delle infrastrutture.
Dobbiamo sperare che non sia un Governo che amministra bene ma un esecutivo che sappia innovare radicalmente le strutture e la comunicazione della politica.
Dobbiamo superare velocemente l’aggressività delle posizioni, la politica dell’odio e dell’insulto, e ricreare le basi per una convivenza capace di ridare alla società la speranza di poter superare insieme le difficoltà che un mondo in totale confusione di ideologie e di egoismi ci sta proponendo.
L’orizzonte che abbiamo davanti è quello di una sfida. Proviamo a coglierla.
Al nuovo Governo, alle donne Ministro in particolare, un augurio di buon lavoro.
Sen. Daniela Sbrollini (PD)
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