Governo, cosa succede dopo la fiducia: Conte atteso al Colle da Mattarella

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giuseppe conte

Il premier italiano Conte ha incassato ieri sera la fiducia anche al Senato, come una qualificazione alla Champions o una permanenza in Serie A guadagnata all’ultimo secondo con tanto di moviola per convalidare o meno il punteggio. Scongiurate quindi le elezioni e il governo di larghe intese con un altro presidente del Consiglio, ma non avendo la maggioranza assoluta in Senato e molto risicata anche nelle commissioni, la partita non finisce qui. Ora bisogna capire con quale squadra andare avanti.

ll premier vorrebbe evitare un Conte ter, che presuppone le sue dimissioni, temendo che le liturgie istituzionali conseguenti potrebbero far saltare diversi fragili equilibri, e sarebbe invece favorevole a un mini-rimpasto, assegnando prima di tutto le poltrone lasciate vuote da Italia Viva e, in ipotesi, spacchettando alcuni ministeri. In giornata Conte è atteso al Quirinale per un colloquio con il presidente della Repubblica, e oggi dovrebbe tenersi anche un vertice di maggioranza. Successivamente, la situazione potrebbe essere più chiara, anche se l’orientamento appare abbastanza condiviso. “Dobbiamo rafforzare e ampliare la forza parlamentare di questo governo”, ha detto stamattina il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti.

L’opposizione, in cui adesso rientra in sostanza, anche se con accenti diversi Matteo Renzi, parte ovviamente all’attacco. “Conte pensa di andare avanti con una striminzita maggioranza alla Camera e una non maggioranza al Senato, insomma non hanno i numeri”, dice Renzi. “Non credo che il garante della Costituzione potrà osservare questo scempio ancora a lungo”, ha affermato il leader della Lega, Matteo Salvini, invocando Mattarella. Ma nel pieno di questa situazione, e proprio parlando di numeri, oggi in entrambe le aule del Parlamento (alle 16) è in programma l’esame dello scostamento di bilancio da 32 miliardi, chiesto dal governo per finanziare un nuovo maxi-decreto Ristori. L’ok ci sarà in giornata, e sul punto è atteso un via libera ampio e trasversale. Prima di andare in Assemblea, alle 13, toccherà al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, relazionare sullo scostamento davanti alle commissioni Bilancio riunite.

Fonte Public Policy