Verso la formazione del governo il senatore vicentino Zanettin: «Non mi auto candido ma, se qualcuno lo chiedesse, risponderei “presente”!»

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Il senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin

Com’è noto l’avvocato vicentino Pierantonio Zanettin, nella precedente legislatura deputato di Forza Italia, torna per la quinta volta in Parlamento essendo stato eletto Senatore nel suo collegio al plurinominale in Senato (Veneto 2, cioè Vicenza, Verona e Padova) dopo aver vinto una sfida non facilissima, battendo il suo territorio che conosce molto bene e conquistando una vittoria sul campo a differenza di molti “paracadutati” dai rispettivi partiti, incluso il suo.

È di ieri, 11 ottobre 2022, la dichiarazione resa ad Adnkronos dal rieletto senatore  che interpellato dalla nota Agenzia di stampa ha dichiarato quanto segue: “Sono un veterano, alla quinta legislatura. Colgo un clima diverso: la grande preoccupazione per il futuro, le incertezze economiche e sociali del Paese. Assumiamo questo incarico con senso di responsabilità e consapevolezza verso le difficoltà che l’Italia sta vivendo”.

Abbiamo chiesto a Zanettin di spiegarci il senso del suo intervento e il rieletto senatore (dopo tre volte a Montecitorio questa è la seconda a Palazzo Madama), come sempre disponibile, ha risposto alle nostre domande.

Lei ha parlato di preoccupazione per il futuro e di incertezze economiche, può spiegare meglio ai nostri  lettori?

Si certo, chiaramente sono soddisfatto del risultato raggiunto ma non è il momento di festeggiare, sento il peso della responsabilità di una situazione economica difficile, la peggiore che abbia mai affrontato, è con questa consapevolezza che mi accingo a svolgere il mio compito, in primis, comunque, quello affidatomi dagli elettori col loro confermato consenso da cui, poi, nasce ogni cosa.

A quali emergenze pensa in particolare?

Basta pensare al caro bollette, al pericolo della recessione economica e ai conseguenti licenziamenti che potrebbe comportare, alla guerra in Ucraina, tutti temi preoccupanti.

Una riflessione sulla coalizione di governo?

La squadra è compatta, poi ovviamente misureremo nel tempo i rapporti fra le forze politiche, ma prevale comunque un grande senso di responsabilità per il bene comune.

Sarà un governo tecnico o politico?

Politico, non c’è dubbio. Questa volta è stato dato un mandato politico dagli elettori al centro destra e a Giorgia Meloni nel segno della discontinuità rispetto al Governo Draghi, Certo, in settori particolari potrebbero essere chiamati dei tecnici, penso ai rapporti con l’Unione Europea, all’economia, alla finanza.

A quando le consultazioni per la formazione del Governo ?

Dopo le elezioni dei Presidenti della Camera e del Senato e la formazione dei gruppi parlamentari, quindi da giovedì 13 ottobre in poi.

Senatore Zanettin, se la chiamassero a far parte della squadra di Governo (qui la nostra ipotesi) cosa risponderebbe ?

Non mi auto candido né sgomito chiariamolo bene, ma sono a disposizione del Paese. Se qualcuno lo chiedesse risponderei “presente”!