Gran Concerto di San Silvestro il 31 dicembre al Teatro Comunale di Vicenza

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concerto San Silvestro Vicenza
concerto San Silvestro Vicenza

Al termine di un anno drammaticamente inedito che ha cambiato la vita e le abitudini di tutti, l’Orchestra del Teatro Olimpico non ha comunque voluto mancare all’appuntamento con il Gran Concerto di San Silvestro, il tradizionale evento musicale che da molti anni la vede protagonista al Teatro Comunale di Vicenza la sera del 31 dicembre.

Naturalmente sarà un’edizione speciale, senza pubblico in sala, e tuttavia i vicentini avranno l’opportunità di seguire il concerto a partire dalle 22 sulle frequenze di Tva Vicenza, storico partner dell’iniziativa insieme all’assessorato alla cultura del Comune e alla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza.

“Il Concerto della Oto arriva, come da tradizione, a chiudere l’anno, un 2020 che si è rivelato particolarmente difficile per tutti noi – dichiara il sindaco Francesco Rucco -. Sono certo che i musicisti e tutti coloro che lavoreranno per la buona riuscita della serata, regaleranno al pubblico un concerto di buon auspicio per l’anno che verrà. Un concerto che per la prima volta si svolgerà a porte chiuse e che potrà essere seguito solo da casa, in televisione, facendo assaporare di nuovo l’atmosfera che si vive al Teatro Comunale durante gli eventi a cui eravamo abituati. Abbiamo voluto sostenere questa iniziativa perché crediamo che tutti noi, oggi più che mai, abbiamo bisogno di musica, di cultura, di bellezza nelle nostre vite”.

“Anche in questa fase in cui perdura la chiusura di teatri e monumenti, la capacità di adattamento del mondo della cultura consente di continuare a proporre attività, iniziative, contenuti da diffondere attraverso tutti gli strumenti a disposizione – interviene l’assessore alla cultura Simona Siotto -. Trovando le forze per sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla tecnologia: senza subirla, ma facendola propria per raggiungere lo scopo, rimanendo fedele a se stessa. Ed ecco che il 31 dicembre i giovani musicisti della Oto metteranno in campo le loro capacità non per un pubblico in sala, perché non sarà oggettivamente possibile, ma per chiunque, da casa, abbia il piacere di apprezzare il concerto di fine anno, sempre così tanto atteso “.

“Nonostante la difficile situazione che stiamo vivendo, la OTO non ha voluto interrompere la tradizione del Gran Concerto di San Silvestro, anche per trasmettere un forte segnale di ottimismo e di speranza a tutti coloro che lavorano nel mondo dello spettacolo – dichiara il presidente dell’Orchestra del Teatro Olimpico Franco Scanagatta -. Se i musicisti coinvolti nel concerto del 31 dicembre sono una quarantina, è il caso di ricordare che almeno altrettante figure professionali contribuiscono, dietro le quinte, all’allestimento di uno spettacolo del genere: tecnici e operatori televisivi, fonici, elettricisti, personale del teatro, fioristi, imprese di trasporto, albergatori e ristoratori, personale amministrativo. Spesso ci si dimentica di loro, ma è importante ribadire, proprio in questo frangente, il concetto che l’arte e la cultura in Italia danno lavoro – direttamente, ma soprattutto indirettamente – a milioni di persone”.

Banditi i cenoni al ristorante, i viaggi, le feste con gli amici, i grandi eventi nelle piazze, quest’anno aspetteremo dunque l’arrivo del nuovo anno nell’intimità delle nostre case e in compagnia degli affetti più cari. Così il Gran Concerto di San Silvestro trasmesso da TVA si propone di portare una ventata di serenità in una serata del 31 dicembre che trascorreremo in famiglia, ma anche di tener compagnia a chi, per vari motivi, sarà solo in casa.

“In fondo la Musica – come ha ricordato il maestro Iván Fischer, lo scorso autunno dal Teatro Olimpico – è importante per la vita e aiuta le persone nel momento del bisogno”.

La conduzione dello spettacolo è affidata a una “strana coppia” formata dalla giornalista Elisa Santucci e da Bepi De Marzi, noto musicista vicentino. Bepi, che si paleserà da vari punti del Teatro Comunale, dispenserà qua e là qualche frammento della sua saggezza non solo musicale.

A fare da contraltare al decano dei musicisti vicentini ci sono i giovani maestri d’orchestra della OTO, tutti “under 30”, che provengono da varie regioni italiane. Saranno proprio loro a rappresentare, attraverso il linguaggio universale della musica, quel senso di unità nazionale che sarà un elemento indispensabile per affrontare con ottimismo l’anno di sfide impegnative che ci aspetta.

Giovane, ma già inserito nei circuiti operistici e dei grandi concerti sinfonici, è pure il direttore d’orchestra, il venticinquenne Alessandro Bonato. Studi in violino, viola, viola barocca, composizione e contrappunto al Conservatorio di Verona, Bonato è stato avviato precocissimo anche alla direzione d’orchestra da Vittorio Bresciani approfondendo successivamente gli studi, dal 2013, con i maestri Orizio, Renzetti e Umberto Benedetti Michelangeli.

Il direttore veronese ha già guidato importanti formazioni orchestrali in Italia e all’estero come la Filarmonica del Festival Pianistico di Brescia e Bergamo, la Filarmonica della Scala, la Sinfonica Nazionale della Rai, l’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, la Sinfonica Siciliana, l’Orchestra dell’Arena di Verona, la Danish National Symphony Orchestra, la Royal Oman Symphony Orchestra e l’Orchestra de la Universidad de Lima.

Nell’agosto di quest’anno ha diretto la “Petite Messe Solennelle” di Rossini in una serata speciale dedicata a tutti gli operatori sanitari e alle vittime della pandemia organizzata dal Rossini Opera Festival.

Il Gran Concerto di San Silvestro edizione 2020 sarà un susseguirsi di melodie conosciutissime e di ritmi danzanti. A farla da padrone è Strauss figlio, del quale saranno proposte una serie di Polke e due famosissimi walzer – il Kaiser-walzer e il Wiener Blut – che dal foyer del Comunale saranno impreziositi dalle coreografie curate da Domus Danza con la partecipazione di alcune ballerine vicentine che oggi si stanno perfezionando all’Opera di Roma.

In programma ci sono anche due grandi autori italiani – Giuseppe Verdi e Gioachino Rossini – dei quali ascolteremo ouverture tratte da capolavori operistici come “La traviata” e “Un ballo in maschera” di Verdi, “La cambiale di matrimonio” e “L’italiana in Algeri” del pesarese.