Grande Vicenza: il capoluogo e 12 comuni uniscono le forze per migliorare i servizi. Scetticismo FdI: “Operazione di facciata”

Sindaco Possamai: «Un unico riferimento istituzionale per coordinare mobilità, trasporto pubblico, politiche scolastiche del territorio»

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sindaco progetto Grande Vicenza
I sindaci coinvolti nel progetto Grande Vicenza, ufficializzato stamattina in Sala Stucchi a Palazzo Trissino

Questa mattina i sindaci della città di Vicenza e dei dodici Comuni contermini hanno presentato in Sala Stucchi di Palazzo Trissino il protocollo che sancisce l’avvio del progetto Grande Vicenza, il coordinamento istituzionale per la gestione condivisa dei servizi. Il progetto era stato al centro di un incontro lo scorso ottobre nel quale il sindaco di Treviso Mario Conte aveva raccontato l’esperienza della Grande Treviso, progetto dal quale il capoluogo berico ha tratto ispirazione.

Il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai, nell’annunciare la nascita ufficiale del coordinamento della Grande Vicenza, ha spiegato che tutti i consigli comunali delle amministrazioni coinvolte approveranno, nelle prossime settimane, la delibera che consentirà ai 215 mila cittadini del territorio di avere un unico riferimento istituzionale: «Ci concentreremo – ha aggiunto – sulle politiche di mobilità, del trasporto pubblico, scolastiche, per dare servizi migliori e più coordinati».

I comuni coinvolti

Vicenza e i Comuni di Altavilla Vicentina, Arcugnano, Bolzano Vicentino, Caldogno, Costabissara, Creazzo, Dueville, Longare, Monteviale, Monticello Conte Otto, Quinto Vicentino e Torri di Quartesolo si impegnano dunque a sperimentare politiche e modelli di gestione integrata riguardo ambiti come il trasporto pubblico locale, la manutenzione e gestione del territorio, l’ambiente, l’istruzione, la cultura, il digitale e la gestione delle emergenze.

Questo è infatti l’obiettivo dell’Intesa Programmatica d’Area (IPA) Risorgive di cui Vicenza e la maggior parte dei Comuni contermini fa parte (Arcugnano e Longare aderiscono all’IPA Area Berica, ma condividono il protocollo per continuità geografica).

Cinque incontri l’anno

Il Tavolo permanente di coordinamento politico e operativo si riunirà cinque volte all’anno consentendo alle amministrazioni di ragionare insieme e con idee e proposte concrete sull’ottimizzazione dei servizi e sulla gestione di eventuali criticità. Promuoveranno inoltre le comunità energetiche rinnovabili e potranno attivare comunità digitali e culturali.

qui il comunicato ufficiale del Comune di Vicenza

Siotto e Porelli (FdI): “Senza sicurezza, regole e risorse è solo propaganda”

Valeria Porelli
La consigliera comunale FdI Valeria Porelli

Nel giorno in cui il Comune ne ha ufficializzato l’avvio, il progetto “Grande Vicenza” ha incassato lo scetticismo delle consigliere comunali di Fratelli d’Italia Simona Siotto e Valeria Porelli. Le due esponenti FdI hanno affidato ad una nota stampa le loro perplessità sulla “Grande Vicenza”, che a loro parere “rischia di essere l’ennesimo titolo altisonante buono per un post, ma privo di struttura, metodo e risorse. Più che un disegno strategico per il territorio, appare come un’operazione d’immagine. Non bastano le

Simona Siotto, consigliere comunale FdI su lavori largo goethe
Simona Siotto, consigliere comunale FdI di Vicenza

strette di mano e i titoli ad effetto per costruire una vera integrazione tra Comuni. Senza una governance solida, senza fondi certi e senza affrontare i problemi reali – a partire dalla sicurezza – tutto rischia di restare nel libro dei sogni”.

Siotto e Porelli, ricordando che occorrono metodo, ascolto e strumenti concreti per dar vita ad un vero coordinamento tra Comuni, hanno posto domande precise: “Chi decide? Con quali regole? E con quali fondi si pensa di rendere operativa l’integrazione dei servizi tra realtà tanto diverse? A oggi, nessuna risposta chiara. Solo un’operazione calata dall’alto, che punta più al consenso mediatico che alla risoluzione dei problemi.”

Infine le due consigliere sottolineano la necessità di focalizzare di più l’attenzione sulla sicurezza: “Sarebbe stato forse utile – e finalmente serio – proporre un coordinamento tra le Polizie Locali, una cabina di regia comune per affrontare le criticità condivise sul fronte della sicurezza urbana. Invece, come sempre, si è preferito andare in conferenza stampa a raccontare qualcosa di bello da sentire, ma che nel concreto non porta a nulla.”

In conclusione, Porelli e Siotto alludono ad un modo di amministrare che sembra orientato alla ricerca di consensi: “Fare amministrazione – concludono – non significa rincorrere i like, ma affrontare i problemi, anche quando è scomodo. Servono visione, responsabilità e coraggio amministrativo. Oggi, al contrario, vediamo un’operazione in cui la forma rischia di schiacciare la sostanza. E Vicenza, quella vera, non può permetterselo.”