“Uniche! Le grandi donne vicentine della Storia – Volume 4”, libro di Antonio Di Lorenzo edito da L’occhio del ciclope, sarà presentato giovedì 15 dicembre 2022, alle 17 nel salone d’onore di Palazzo Chiericati.
La presentazione è in collaborazione con i Musei Civici. L’incontro sarà introdotto da Giuseppe de Concini, scrittore ed editore.
Il libro tratta di 18 biografie di donne che, come recita il sottotitolo, sono “Dimenticate, sconosciute o comunque straordinarie”.
I grandi personaggi vanno dagli antichi romani a oggi e sono: Nadia Cavaliere Santini, Jane Seymour Fonda, Maria Teresa Fortuna Canivet, Maria Bianca Cita Sironi, Marcella Pobbe, Maria Rossi Sardei, Arpalice Cuman Pertile, Carolina Zichy, Paolina Porto Godi, Teresa Ventura Venier, Angela Sommariva Peracchi, Maria Montecchi, Bianca Nievo Angaran, Isabella Michiel Sesso, Domenica (bruciata viva), Chiara da Lanzé, Fiore Porcastri, Vibia Sabina.
L’autore, giornalista e saggista che ha scritto molti libri sulla vita di Vicenza nei secoli, tratteggia la figura di Nadia Santini, la più brava cuoca al mondo; scopre che la diva di Hollywood Jane Fonda ha un conte vicentino come antenato, Giovanni Gualdo, che emigrato nelle allora colonie inglesi, diventò il primo musicista americano; racconta della scienziata Maria Bianca Cita, che nel 1970 scoprì che il Mar Mediterraneo sei milioni di anni fa evaporò trasformandosi in un lago salato.
Con uno stile brillante e documentato, Di Lorenzo scopre una “vicentina adottiva”, Karolina Zichy, contessa ungherese che visse esule 14 anni a Vicenza per fuggire dagli austriaci invasori. Racconta poi dell’imprenditrice e poetessa Bianca Nievo Angaran, uccisa nel 1588 perché considerata “eretica”; di Maria Montecchi impiccata in piazza dei Signori perché guidò la rivolta del pane nel 1648; di Domenica, arsa viva al rogo nel 1424 ma non era una strega. Nel libro si scopre la prima sindaca donna, Isabella Banchi Michiel, che Vicenza ebbe 500 anni fa, si racconta il difficile matrimonio tra l’imperatore Adriano a Roma e la moglie Sabina, vicentina, si spiega come la badessa di San Pietro, Fiore Porcastri, non andava a cavallo libera e selvaggia ma che piuttosto la sua famiglia è la più grande al mondo per numero di matematici discendenti: 53mila.
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