“Grandi eventi e sviluppo a Nordest: il nodo infrastrutture” è l’incontro organizzato da Confindustria Veneto con il supporto di Confindustria Belluno Dolomiti che si è tenuto oggi, presso Villa Doglioni Dalmas.
Il panel che ha animato la giornata era composto da: Lorraine Berton (Presidente Confindustria Belluno Dolomiti), Alessandro Banzato (Advisor Infrastrutture e Mobilità Sostenibile Confindustria Veneto), Elisabetta Pellegrini (Responsabile Struttura Tecnica di Missione per l’indirizzo Strategico, lo Sviluppo delle Infrastrutture e l’Alta Sorveglianza Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), Elisa De Berti (Vice Presidente e Assessore Affari legali, Lavori pubblici, Infrastrutture, Trasporti Regione del Veneto), Gianluca Lorenzi (Sindaco Cortina d’Ampezzo), Vittorio Zollet (Coordinatore Tavolo Provinciale Infrastrutture Confindustria Belluno Dolomiti) e Enrico Carraro (Presidente Confindustria Veneto).
L’evento si è proposto di approfondire tre temi fondamentali per la riuscita delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali Milano Cortina 2026:
- chiarire il quadro degli interventi infrastrutturali;
- comprenderne il cronoprogramma di realizzazione;
- riflettere sui reali vantaggi per la collettività e l’economia veneta anche dopo gli eventi correlati alle Olimpiadi invernali.
Il file rouge che lega tutti questi aspetti è quello delle opportunità di sviluppo dell’area montana, sulla base della sua “specialità” e nel rispetto della sostenibilità ambientale.
Le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina saranno infatti un evento di straordinaria importanza non solo sportiva: 95 Paesi, 100 capi di Stato attesi alla cerimonia di apertura, 3.600 atleti tra olimpici e paralimpici e oltre 20 mila volontari. In questa cornice le infrastrutture giocheranno un ruolo fondamentale. Da qui l’esigenza, da parte di cittadini ed imprese, di avere informazioni chiare rispetto a: opere, tempi, eventuali criticità e, soprattutto, opportunità.
«Cortina e l’intero bellunese saranno il cuore pulsante dell’evento, non possiamo commettere errori» afferma Lorraine Berton Presidente Confindustria Belluno Dolomiti. «Per questo continueremo a chiedere infrastrutture efficienti, moderne e sostenibili, fatte per durare nel tempo e servire soprattutto a chi in montagna vive e lavora. Come industriali bellunesi siamo convinti che le Olimpiadi non siano un fine ma un mezzo per garantire un futuro alle terre alte. La politica deve avere un sussulto di dignità, superare i ritardi accumulati e fare presto. Tre anni passano in fretta. Non basta intervenire soltanto sulla statale di Alemagna,
serve programmare una nuova stagione di interventi su tutta la mobilità intervalliva, dal Comelico allo Zoldano. Nessuno deve rimanere indietro. Allo stesso tempo, le Istituzioni devono prendere una decisione definitiva sullo sbocco a nord e farlo senza ideologie. Il Tavolo delle Infrastrutture della Provincia di Belluno – che riunisce associazioni di categoria e sindacati – lo chiede da tempo. Le soluzioni ci sono, noi stessi come industriali bellunesi con i colleghi di Trento e Bolzano – supportati dall’Università di Padova – stiamo predisponendo una grande piattaforma per la mobilità tra le Dolomiti Unesco. Sono proposte che mettiamo a disposizione di tutti, ma vogliamo essere ascoltati».
«Le imprese – ha dichiarato Alessandro Banzato, Advisor Infrastrutture e Mobilità Sostenibile Confindustria Veneto – auspicano la possibilità di un concreto coinvolgimento in questo percorso di classificazione delle opere “essenziali”, “connesse” e “di contesto” e della loro realizzazione, ad esempio attraverso quel Tavolo dei Territori che incontrerà in maniera continuativa la Cabina di Regia recentemente istituita per i Giochi. L’occasione che si pone davanti a noi è quella di cominciare un vero lavoro di integrazione tra le diverse filiere dell’eccellenza produttiva veneta (turismo e cultura, turismo e agrofood, sport e moda…) per spingere percorsi, idee e progetti che valorizzino in chiave di sviluppo sinergico l’attesa ribalta internazionale».
Una considerazione ulteriore è stata espressa da Enrico Carraro, Presidente Confindustria Veneto, durante il suo intervento conclusivo: «Dobbiamo fare in modo che questo grande evento abbia anche la funzione di attrarre investimenti nel Nordest del Paese, dove sono già presenti player, catene di fornitura, cluster di PMI e un sistema di competenze di assoluto valore. In questo senso potrebbero essere utilizzate una parte delle risorse dei Fondi delle Politiche di Coesione 2021-27, ad esempio pensando ad un bando che finanzi proprio la progettualità integrata di filiera a finalità di promozione del territorio. Su questo Confindustria Veneto è disponibile a lavorare con tutti coloro che appoggiano l’iniziativa».