Grandi maestri e giovani talenti guidano alla scoperta di Palladio e l’acqua, CISA: tra questi Marlene Schwemer e il vicentino Federico Marcomini

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Bruce Boucher nel Sir John Soane’s Museum a Londra
Bruce Boucher nel Sir John Soane’s Museum a Londra

Grandi maestri e giovani talenti sono stati convocati a Vicenza per guidare la 66ª edizione del corso palladiano in programma dal 29 agosto al 4 settembre grazie al CISA Andrea Palladio: tra questi, Marlene Schwemer dell’Università di Vienna e il vicentino Federico Marcomini dell’Università di Firenze, entrambi sotto i trent’anni, proprio l’età che aveva Bruce Boucher nel 1975 quando collaborò con Howard Burns per la mostra palladiana che rivoluzionò la presentazione dell’architettura al largo pubblico.

Marlene Schwemer dell’Università di Vienna e il vicentino Federico Marcomini dell’Università di Firenze
Marlene Schwemer dell’Università di Vienna e il vicentino Federico Marcomini dell’Università di Firenze

Boucher, la cui carriera ha poi spiccato il volo portandolo all’Art Institute Museum di Chicago, all’Università della Virginia e infine al Sir John Soane’s Museum di Londra, è ora affiancato dai due giovani talenti in un simbolico passaggio di consegne. Schwemer e Marcomini saranno tra i docenti del rinomato corso internazionale sull’architettura palladiana, che dal 29 agosto al 4 settembre attirerà a Vicenza studiosi e appassionati di Palladio da tutto il mondo.

“Lavoriamo per costruire la prossima generazione di esperti di Palladio – dichiara Guido Beltramini, direttore del Centro – in grado di parlare ai giovani di oggi utilizzando il loro linguaggio. Marlene Schwemer dell’Università di Vienna e il vicentino Federico Marcomini dell’Università di Firenze sono solo agli inizi della loro carriera, ma hanno già dimostrato eccezionali capacità, guardando a Palladio e al Classicismo con occhi nuovi.”

Palladio e il rapporto con l’acqua

Il tema di questa edizione del corso sarà il rapporto tra le architetture di Palladio e l’acqua, un elemento centrale nel suo lavoro, che affonda le radici nell’infanzia dell’architetto. Palladio nasce a Padova, sulle rive del Piovego, un corso d’acqua utilizzato dal padre per trasportare farina con la gondola. Nelle sue opere, l’acqua svolge un ruolo cruciale come via di transito per merci e persone, come dimostrato da Villa Pisani a Montagnana, costruita sopra un canale che permette di issare i carichi direttamente in casa dalle barche. Inoltre, l’acqua è fondamentale per l’osservazione delle facciate delle grandi chiese veneziane e delle ville come Villa Pisani al Lido, e contribuisce al comfort interno delle abitazioni, come a Villa Barbaro a Maser, dove alimenta il ninfeo, scorre nelle cucine e disseta i viandanti. Palladio disegnò anche diverse “forme dell’acqua”, incluse vere da pozzo, fontane, lavamani e acquai.

Docenti e partecipanti di fama internazionale

Tra i docenti di quest’anno spicca la presenza di Bruce Boucher, autore di una delle poche monografie su Palladio in lingua inglese paragonabile a quella di Ackerman. Gerd Blum, professore alla Kunstakademie di Münster, noto per i suoi studi sulla cultura del paesaggio rinascimentale, e Cara Rachele del Politecnico di Zurigo, riconosciuta a livello internazionale per i suoi studi sul disegno di architettura, saranno tra i protagonisti dell’edizione. A loro si affiancheranno Schwemer e Marcomini, insieme a noti specialisti come Donata Battilotti (Università di Udine), Guido Beltramini (CISAAP), Howard Burns (emerito Università Normale Superiore di Pisa), Gianmario Guidarelli (Università di Padova), Francesco Marcorin (CISAAP), Damiana Paternò (Ministero della Cultura) ed Elena Svalduz (Università di Padova).

I partecipanti a questa edizione provengono da sette Paesi, inclusi Stati Uniti e Brasile. Anche quest’anno, ai partecipanti più meritevoli sono state offerte borse di studio finanziate da Save Venice Inc., dall’associazione “Non ho l’età”, dai Friends of Palladio e da donatori privati anonimi. Ulteriori borse di studio sono dedicate alla memoria di Renato Cevese e Guglielmo Cappelletti, sottolineando l’impegno del corso nel promuovere la conoscenza e l’apprezzamento dell’eredità palladiana a livello globale.

Al link  https://we.tl/t-cGMZNT9NGD possono essere scaricate le foto;

altre informazioni:

https://www.palladiomuseum.org/it/corsi/palladio