Nelle principali testate giornalistiche nazionali on-line, oggi si può leggere questo titolo (ansa.it): Altri due morti per morbillo, in totale sono sei nel 2018. Oggi, invece, sulle stesse testate giornalistiche non si può leggere questo titolo: Altri due morti sul lavoro, in totale sono 550 nel 2018. Semplicemente perché non è pubblicato (se non dall’osservatorio indipendente di Bologna morti sul lavoro).
Penso che sia grave morire di morbillo, ma quello che voglio sottolineare è l’assoluta indifferenza (ben più di sottovalutazione) con la quale si censura una vera “epidemia”, quella dei morti nei luoghi di lavoro. Un’epidemia che ha una causa facilmente individuabile e che ha un nome: capitalismo.
Un modello di sviluppo spaventoso e letale contro il quale bisognerebbe trovare un vaccino. E agire in fretta. Ma, evidentemente, a “lorpadroni” e ai loro servi va bene così. Sfruttare chi lavora e ridurre i costi sulla sicurezza produce profitto che è l’unica cosa alla quale prestano attenzione.