Celebrato in via Ottone Calderari a Vicenza il 75° anniversario dall’assassinio nel 1945, pochi mesi prima della fine della guerra, del partigiano vicentino Dino Carta, con la consueta deposizione di una corona d’alloro sulla lapide.
Presenti per un saluto l’assessore del Comune di Vicenza Valeria Porelli e in rappresentanza della Provincia Cristina Balbi, oltre ai consiglieri comunali di centrosinistra e le classi di studenti dell’Itis Rossi e Liceo Pigafetta.
L’orazione ufficiale quest’anno è stata tenuta dal giornalista e scrittore Mario Pavan, che in conclusione del suo discorso lo ha ricordato con un sonoro “Grazie Dino Carta!“, per la sua storia di persona e partigiano della libertà.
Di seguito un breve racconto dell’Anpi su Carta
Dino Carta da ragazzo frequenta le cinque classi elementari al Patronato “Leone XIII” dal 1930 al 1935 con ottimo risultato. Si iscrive poi all’Istituto “Rossi” per l’acquisizione del diploma di perito industriale. Ama il gioco del calcio ed entra a far parte della prima squadra del Lanerossi di Vicenza.
Prende contatto nel 1944 con le forze partigiane della Città e con il Comitato di Liberazione Nazionale; gli viene indicato di arruolarsi nella Polizia Ausiliaria, mantenendo il contatto con i partigiani per passare le informazioni sul trasporto delle armi e sui rastrellamenti.
Tradito da un compagno, viene convocato il 12 gennaio del 1945 al Comando della Caserma della Milizia per spiegazioni in merito. Capisce cosa può succedere; vista una pistola sul tavolo se ne impadronisce e tenta la fuga scavalcando una finestra ma viene raggiunto in Via Ottone Calderari e lì ucciso.