Green Pass, Aduc: “con 131 mila morti diritto salute prevale su diritto libera circolazione”

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La ragione del green pass è semplice: il diritto alla salute e alla vita prevale sul diritto alla libera circolazione. Dovrebbe essere chiaro, sembra che non lo sia. Ponete su un piatto la vita e sull’altro il diritto alla circolazione. Quale peserebbe di più? – si chiede nel comunicato che pubblichiamo Primo Mastrantoni di Aduc (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr).

Tra l’altro il green pass serve a tutelare l’interesse di tutti affinché il virus non si diffonda.
Qualcuno sostiene che il green pass sia incostituzionale, ebbene basterebbe leggere l’art. 16 della Costituzione, che recita: “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza.” L’articolo è chiarissimo, ma sembra non lo sia per la presidente di FdI, Giorgia Meloni che, tra l’altro, è membro del Parlamento e dovrebbe conoscere la Costituzione, e che a tal proposito ha dichiarato: “L’idea di utilizzare il green pass per poter partecipare alla vita sociale è raggelante, è l’ultimo passo verso la realizzazione di una società orwelliana. Una follia anticostituzionale che Fratelli d’Italia respinge con forza. Per noi la libertà individuale è sacra e inviolabile.” Noi di raggelante rileviamo la realtà dei 131 mila morti per Covid. La libertà individuale è sì sacra e inviolabile, ma non coincide con la libertà di infettare, far ammalare e morire altre persone.