“Le strutture informatiche messe in campo dal Ministero della Salute devono far fronte al numero sempre maggiore di richieste per il green pass a seguito di esito negativo del tampone rapido. Ho presentato una interrogazione al ministro Speranza in cui chiediamo di intervenire subito per evitare una ulteriore discriminazione nei confronti di coloro che scelgono la via del tampone – come prevede la norma – per l’ottenimento del green pass. Dal 15 ottobre, con l’entrata in vigore delle nuove regole, non è difficile pensare a una impennata di tamponi rapidi. E’ doveroso garantire a tutti i cittadini un percorso celere per agevolare l’organizzazione dei rispettivi impegni e orari di lavoro previsti da contratto”.
Lo dice in una nota il deputato della Lega Erik Umberto Pretto, autore di una interrogazione al ministro Speranza.
Interrogazione parlamentare a firma on. Erik Pretto riguardo i ritardi sul Green Pass.
All’attenzione del Ministro della Salute
Per sapere – premesso che:
-Ad oggi, 1° ottobre 2021, sono circa 10 milioni gli italiani che non si sono sottoposti alla vaccinazione contro il Covid-19, molti dei quali si collocano nella fascia di età lavorativa;
-Capita spesso che una volta eseguito il tampone con esito negativo, il Green Pass risulti disponibile, ad esempio sull’applicazione mobile “IO”, anche con diverse ore di ritardo, tempistica variabile ma dipendente evidentemente dalle strutture informatiche ministeriali;
-L’esito negativo del tampone non equivale istantaneamente all’ottenimento Green Pass, in quanto decorre del tempo tra il risultato del test rapido e la disponibilità della Certificazione Verde;
-Tramite Decreto Legge del 21 settembre 2021 n. 127, il 15 ottobre 2021 il Green Pass diventerà necessario e obbligatorio per l’accesso ai luoghi di lavoro pubblici e privati;
-È del tutto evidente che il numero dei tamponi effettuati ogni giorno crescerà esponenzialmente dall’entrata in vigore delle misure del Decreto 21 settembre 2021 n. 127, vista la necessità di coloro che non possono o non vogliono sottoporsi alla vaccinazione contro il Covid-19 di continuare a svolgere le loro mansioni e il loro lavoro;
-Il diritto al lavoro è garantito dalla stessa Costituzione Italiana all’art. 1 -:
se il Ministro intenda adottare gli opportuni provvedimenti urgenti di propria competenza affinché le strutture informatiche ministeriali permettano di reggere il numero maggiore di richieste di ottenimento di Green Pass a seguito di esito negativo del tampone rapido, in modo da garantire a tutti i cittadini la possibilità di ottenere prontamente la Certificazione Verde, ai fini di facilitare l’organizzazione delle loro vite private ed il rispetto dei loro orari di lavoro previsti da contratto.
On. Erik Umberto Pretto