Amazon ed eBay sono stati inondati da dozzine di prodotti di merchandising che sfruttano l’immagine di Greta Thunberg a sua insaputa. E fin qui, a parte i diritti lesi dell’attivista per l’ambiente, siamo nel classico del mondo dominato dagli affari. Ma, ecco il dramma paradossale, la maggior parte di quei prodotti sono made in China e rigorosamente di plastica, poliestere o altri materiali inquinanti.
A rivelarci che “il mondo dei gadget legati all’immagine di Greta Thunberg è proliferato nelle settimane prenatalizie, al punto che su eBay un fantasioso venditore è riuscito a piazzare più di 600 deodoranti per auto con la sagoma della giovane attivista” è stato il Times di Londra come riferisce Sandro Orlando su Il Corriere della Sera del 22 dicembre scorso.
Nel “catalogo” di decine di prodotti con il marchio di Greta esaminati dal quotidiano londinese ce n’è solo uno il cui produttore prometteva di devolvere il 10% dei ricavi alla ong Save the Planet mentre, con la paladina dell’ambiente e la sua famiglia totalmente all’oscuro di questa speculazione, campeggiano nel web le offerte più banalmente assurde
come lo gnomo da giardino (in resina acrilica né riciclabile, né biodegradabile) da 33,99 sterline con la studentessa in versione «guerriera vichinga», la candela profumata da 16 sterline, la t-shirt da 14,40 sterline con il suo profilo dotato di treccine stampato sopra, le bambole con il cartello in svedese Skolstrejk för Klimatet, la tazza da 10,40 sterline con il suo volto arrabbiato e la scritta «come vi permettete»…
I fan della ragazza non sembrano, quindi, avere molto a cuore il principio della sostenibilità climatica o non ne conoscono l’applicazione basilare e
coerente visto che, fa osservare anche il collega, “il grosso delle magliette, le tazze, gli adesivi, i badge e le borse e gli altri prodotti di merchandising che hanno inondato i siti di Amazon, eBay ed Etsy questo Natale con l’effige e gli slogan di Greta, provengono dalla Cina o sono stati realizzati con materiali altamente inquinanti, come resine plastiche e tessuti in poliestere“.
Come a dire che “bisogna fare quel che il prete dice ma non quel che il prete fa” o, per rimanere in tema, che “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare“… di plastiche.