Gruppo consiliare Recoaro Cambia: “no alle manifestazioni di origine fascista”

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Riceviamo dal gruppo consiliare “Recoaro Cambia” e pubblichiamo.

In occasione del prossimo consiglio comunale di mercoledì 28 febbraio 2018 alle ore 18,30, presso la Sala Consiliare di Recoaro Terme, proporremo 3 nostre interrogazioni e un ordine del giorno:

1. interrogazione sull’abbandono delle società sportive del palasport di Recoaro;
2. Interrogazione sulla chiusura degli impianti di risalita di Recoaro Mille;
3. Interrogazione sullo stop per problemi strutturali ai lavori di sistemazione delle ex scuole elementari
4. Ordine del giorno per proibire la manifestazioni di origine “fascista”.


Il capogruppo Sonia Benetti ha proposto il seguente Ordine del giorno:

“Il consiglio comunale premesso che l’antifascismo è la radice ideale e culturale da cui nasce la Repubblica Italiana e la sua Costituzione democratica, la quale rappresenta lo strumento democratico contro ogni forma di totalitarismo, e premesso che sono da condannare e da perseguire con fermezza tutte le iniziative, sia che provengano da associazioni e organizzazioni politiche e sociali che da singoli, che diffondono idee e comportamenti ispirati a sentimenti antidemocratici, all’odio razziale, all’omofobia, all’antisemitismo, al fascismo o nazismo e comune a ideologie proprie dei regimi totalitarie che, fondandosi sul terrore e sulla compressione delle idee e delle espressioni di libertà e democrazia, hanno insanguinato popoli e provocato lutti e miserie;

CONSTATATO che lasciare spazio sotto qualsiasi forma a manifestazioni, associazioni e
organizzazioni dichiaratamente razziste, xenofobe, omofobe e antidemocratiche che,
anche con esaltazione di forme di violenza, contribuiscono a creare sul territorio relazioni e
reti di complicità e omertà, nonché un pericoloso spirito di emulazione, soprattutto nella
popolazione giovanile, è un fatto da evitare con fermezza;
CONSIDERATO che nel dispiegarsi della crisi economica e sociale, si affermano, insieme
alla sfiducia nelle Istituzioni democratiche, pericolose forme di pensiero antipolitico,
populista e revisionista, che possono facilmente sfociare in manifestazioni all’insegna del
neofascismo, del razzismo e della xenofobia;
CONSIDERATO altresì che:
? la XII disposizione transitoria finale della Costituzione Italiana vieta tassativamente
la ricostituzione del partito fascista sotto qualsiasi forma;
? la legge 645 del 1952 (legge Scelba) poibisce esplicitamente richiami all’ideologia
nazifascista e a qualsiasi ideologia oltranzista;
? la legge 205 del 1993 (legge Mancino) in particolare in materia di sanzioni e
prevenzione enuncia:
Articolo 1: “Discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.
Salvo che il fatto costituisca più grave reato, anche ai fini dell’attuazione della disposizione
dell’articolo 4 della convenzione, è punito: a) con la reclusione sino a tre anni chi diffonde
in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero incita a
commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o
religiosi; b) con la reclusione da sei mesi a quattro anni chi, in qualsiasi modo incita a
commettere o commette violenza o atti di incitazione alla violenza per motivi razziali,
etnici, nazionali o religiosi”;
Articolo 2: Disposizioni di prevenzione:
1. “Chiunque, in pubbliche riunioni, compia manifestazioni esteriori od ostenti emblemi o
simboli propri o usuali delle organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi di cui
all’articolo 3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654, è punito con la pena della reclusione fino
a tre anni e con la multa da lire duecentomila a lire cinquecentomila”;
2. “E’ vietato l’accesso ai luoghi dove si svolgono competizioni agonistiche alle persone
che vi si recano con emblemi o simboli di cui al comma 1. Il contravventore è punito con
l’arresto da tre mesi ad un anno”;
? la proposta di legge approvata il 12 settembre 2017 dalla Camera dei Deputati (A.C.
3343), la cosiddetta “legge Fiano”, relativa all’introduzione dell’articolo 293 bis del
Codice Penale, concernente il reato di propaganda del regime fascista e
nazifascista dispone che, “Chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri
del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco, ovvero delle relative
ideologie, anche solo attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di
beni raffiguranti persone, immagini o simboli a essi chiaramente riferiti, ovvero ne
richiama pubblicamente la simbologia o la gestualità è punito con la reclusione da
sei mesi a due anni. La pena di cui al primo comma è aumentata di un terzo se il
fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici”;
? la Corte di Cassazione si è espressa con sentenza n. 19449 dell’8 gennaio 2010 e
n. 40111 del 27 settembre 2013 sui principali movimenti di estrema destra;
RICHIAMATI i principi fondamentali sanciti dalla Costituzione italiana, in particolare
dall’articolo 2, dall’articolo 3, comma 1 dall’articolo 10;
RILEVATO che nel biennio 2017 – 2018 ricorre il settantesimo anniversario della
promulgazione della Costituzione italiana (approvata il 22 dicembre 1947 e promulgata il 1
gennaio 1948), fondata sui valori democratici, repubblicani e antifascisti, come sopra
richiamato;
I M P E G N A
il Sindaco, la Giunta e lo stesso Consiglio comunale:
? a farsi carico del mantenimento della memoria storica, con iniziative culturali in
collaborazione con le istituzioni scolastiche e nei luoghi di aggregazione;
? a portare il problema dei nuovi fascismi all’attenzione della popolazione e in modo
particolare dei soggetti più giovani e vulnerabili dalla mitologia neofascista;
? a investire in cultura, favorendo le iniziative promosse dalle associazioni che
diffondano i valori di libertà, tolleranza e uguaglianza a cui si richiama la
Costituzione;
? a escludere qualunque tipo di presenza o manifestazione sul territorio di Recoaro
Terme di soggetti che si ispirano al fascismo, esplicitandone i casi suddetti nel
regolamento comunale sulla concessione di spazi pubblici;
? a garantire il rispetto della legalità, promuovendo direttamente azioni legali in caso
di violazione delle suddette leggi o di violazione dei divieti espressi dal Comune;
? a negare il rilascio dell’autorizzazione di occupazione del suolo pubblico ad
associazioni che presentino richiami all’ideologia neofascista, alla sua simbologia,
alla discriminazione razziale, etnica, religiosa o sessuale, verificati a livello
statutario, ove lo statuto è presente, sui siti Internet e sui social network, o
dell’attività pregressa o per accertata violazione delle leggi Scelba e Mancino.